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Quali sono le Università più antiche d’Italia: la prima è del 1088

L’Italia è stata il luogo di nascita degli studi universitari, dando vita alle Università più antiche d’Europa, se non del mondo intero.

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Università – Fonte:web

Ecco le dieci università più antiche, dove si può camminare negli stessi corridoi solcati dai più illustri studiosi di tutti i tempi. Questa esperienza è il sogno ricorrente di molti studenti, che decidono di proseguire i propri studi all’Università, magari nella stessa istituzione frequentata un tempo da grandi menti come Francesco Petrarca o Niccolò Copernico.

Pochi sono a conoscenza del fatto che l’Italia è stata la patria dell’Università, ospitando alcuni degli atenei più antichi del mondo. Prima dell’emergere delle Università, esistevano solo tre metodi di studio: il primo coinvolgeva dotti precettori nelle dimore nobiliari; il secondo era di natura religiosa e avveniva nei conventi e negli istituti religiosi; infine, il terzo era di tipo filosofico, basato su una specifica che prevedeva l’aggregazione di discepoli impegnati in dibattiti sulla dottrina di un maestro comune.

Tuttavia, a partire dall’XI secolo, all’inizio del millennio precedente, in Europa, e in particolare in Italia, si avvertì l’esigenza di istituzioni più libere, che favorissero la diffusione delle conoscenze e lo scambio di informazioni e riflessioni. Fu così che in Italia emersero numerosi Atenei, alcuni dei quali tra i più antichi del mondo, nati da aggregazioni spontanee di studiosi o grazie al sostegno di sovrani illuminati.

Oggi molte di queste Università sono ancora attive, ma non tutti gli studenti sono consapevoli delle loro antiche origini. Di seguito, presentiamo l’elenco delle 10 Università più antiche d’Italia, in ordine dalla meno antica alla più antica del mondo.

Università più antiche in Italia, quali sono?

Per cogliere appieno l’importanza degli studi che si affronteranno all’Università, è fondamentale conoscere la storia della propria istituzione accademica, dato che alcune di esse sono tra le più antiche in Italia. Ecco l’elenco delle 10 università più antiche della nostra penisola, che ci permetterà di apprezzarne la lunga e preziosa tradizione.

10. Pisa, 1343

Anche se probabilmente fondata nell’XI secolo, l’Università di Pisa ottenne il riconoscimento ufficiale solo nel 1343 attraverso una bolla papale di Clemente VI, che le conferiva alcuni privilegi (e da questa data diventa la 16ª università più antica in Europa). Inizialmente, vennero istituiti insegnamenti di teologia, diritto civile, diritto canonico e medicina. Tuttavia, fu nella metà del XVI secolo che l’Università di Pisa raggiunse il suo massimo splendore grazie al patrocinio della famiglia Medici.

Con lo Statuto del 1545, Cosimo I migliorò la qualità dell’insegnamento, elevando l’ateneo pisano tra i più prestigiosi d’Europa per ricerca e didattica. Fu proprio grazie all’influenza di Cosimo I che fu istituita una cattedra di botanica e, tra il 1543 e il 1544, nacque il primo orto botanico al mondo presso l’Università di Pisa.

Questa istituzione può vantare tra i suoi illustri studenti e successivamente come docente, il celebre matematico Galileo Galilei. Universalmente riconosciuto come il fondatore della scienza moderna e del moderno metodo sperimentale, Galileo Galilei ha lasciato un’indelebile impronta nell’Università di Pisa, contribuendo al suo prestigio e alla sua reputazione nell’ambito scientifico.

9. Camerino, 1336

La fondazione tradizionale dell’Università di Camerino, situata nelle Marche, risale al 1336, quando papa Benedetto XII le concesse ufficialmente lo status di università (e diventò la 15ª università più antica in Europa). Sebbene potrebbe non essere tra le più celebri, l’Università di Camerino può vantare uno dei corsi di farmacia più antichi di tutta Italia, il quale fu istituito nel 1824 all’interno della Facoltà di Medicina e Chirurgia.

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8. Firenze, 1321

Riconosciuta ufficialmente come Università solo nel 1321, Firenze vanta una storia ancora più antica, risalente all’825 d.C., quando fu fondata la scuola imperiale. La città divenne anche capitale del Regno d’Italia, ospitando scuole di diritto, retorica e arti liberali volute dall’Imperatore Lotario I. Tuttavia, fu con l’ascesa dei Medici che l’Università di Firenze raggiunse il suo massimo splendore.

Durante il dominio di Cosimo I de’ Medici, la crescita dell’ateneo fu notevole: aumentarono le cattedre e furono incentivati l’insegnamento e l’esercizio della medicina. Inoltre, la ricerca scientifica e letteraria ricevette un notevole impulso grazie alle accademie della Crusca e del Cimento. Quest’ultima fu la prima associazione scientifica in Europa a utilizzare il metodo sperimentale galileiano.

L’Università di Firenze può vantarsi di essere la 14ª università più antica d’Europa, testimone di una ricca storia accademica che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della cultura e della scienza nel corso dei secoli.

7. Perugia, 1308

La visione di dotare la fiorente città perugina di un’Università ebbe inizio nel 1285 e si concretizzò nel 1308 con il riconoscimento papale da parte di Clemente V (posizionandosi come la 13ª università più antica in Europa). Nel corso dei secoli, l’ateneo dovette affrontare sfide dovute all’ingerenza del clero, ma solo tra il XVII e il XVIII secolo riuscì a dichiararsi finalmente libera e autogestita. Nonostante la restaurazione successiva non favorì a lungo tale posizione, oggi l’Università di Perugia è una istituzione libera, indipendente e proiettata verso il futuro. Con una lunga e preziosa storia, continua a svolgere un ruolo significativo nel panorama accademico e nella formazione di nuove generazioni di studenti.

6. La Sapienza, 1303

Tra le Università più rinomate e apprezzate al mondo, l’Università La Sapienza di Roma occupa il 12° posto in Europa e il sesto in Italia. Fondata nel 1303 da papa Bonifacio VIII, La Sapienza raggiunse il suo massimo splendore con l’appoggio di un altro membro della famiglia Medici, Leone X, figlio di Lorenzo. Egli diede un notevole impulso allo sviluppo dell’ateneo, favorendo soprattutto gli studi di anatomia. Cento anni dopo, fu istituita la biblioteca Alessandrina, una preziosa raccolta di antichi testi e volumi provenienti da tutto l’Oriente.

Fino alla metà del XIX secolo, La Sapienza rimase sotto l’influenza del potere politico e religioso, ma con l’Unità d’Italia e l’esclusione dei chierici dall’ingerenza politica, l’Università di Roma acquisì una maggiore autonomia. Nel corso dei decenni, molti premi Nobel hanno studiato o insegnato presso La Sapienza, tra cui Enrico Fermi, Emilio Segrè, Franco Modigliani e, più recentemente, il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi.

L’Università La Sapienza continua a essere una delle istituzioni accademiche più prestigiose, contribuendo in modo significativo alla ricerca e alla formazione di talenti che lasciano un segno nell’ambito scientifico e culturale.

5. Macerata, 1290

Fondata nel 1290, l’Università di Macerata offriva inizialmente alcuni corsi nel campo del diritto, guadagnandosi il titolo di nona università più antica d’Europa. Tuttavia, l’inaugurazione ufficiale avvenne solo nel 1540, in presenza di Papa Paolo III, con l’istituzione della facoltà di Teologia di Macerata, che all’epoca era considerata tra le più prestigiose.

Con l’avvento del Regno d’Italia, il crescente spirito laico portò alla chiusura della facoltà di Teologia e all’ampliamento della facoltà di Giurisprudenza. Pur non figurando tra le università più celebri, oggi l’Università di Macerata si distingue per la sua autorevolezza, vantando un ricco sistema bibliotecario con oltre 600.000 volumi, alcune delle quali risalgono addirittura al XVIII secolo. Questa preziosa istituzione continua a svolgere un ruolo significativo nella promozione della conoscenza e nella formazione di giovani studenti provenienti da tutto il mondo.

4. Siena, 1240

L’Università di Siena si distingue come la settima università più antica d’Europa e la quarta più antica in Italia, avendo una peculiarità notevole: è stata la prima università ad essere fondata per decisione Comunale. Nel lontano 1240, i cittadini di Siena affittavano le loro case agli studenti e pagavano una tassa all’Università per sostenere i docenti. Nel corso dei secoli, l’università ha continuato a investire nella formazione dei docenti e nella ricerca.

Tuttavia, durante il periodo delle conquiste napoleoniche, lo Studio senese venne chiuso, e fu necessario aspettare la Restaurazione per la sua riapertura. Nonostante le difficoltà, la città di Siena ha sempre dimostrato un forte attaccamento alla propria università. Un esempio significativo di questo attaccamento risale al 1892, quando il ministro della Pubblica Istruzione Ferdinando Martini propose la soppressione dei piccoli atenei italiani. Grazie ai massicci scioperi di commercianti e istituzioni cittadine, l’Università di Siena riuscì a salvarsi, preservando il suo ruolo di importante polo culturale.

Oggi, l’Università di Siena continua a essere un centro di eccellenza, svolgendo un ruolo fondamentale nella promozione della cultura e della ricerca, e rimane un punto di orgoglio per la città e per il panorama accademico italiano ed europeo.

3. Napoli, 1224

L’Università di Napoli Federico II ha svolto un ruolo fondamentale nella storia dell’istruzione non solo italiana, ma del mondo intero. Essa è la terza università più antica in Italia e la sesta in Europa, fondata da Federico II, detto Stupor Mundi, e rappresenta la prima università pubblica e statale al mondo. Il sovrano si impegnò personalmente affinché i suoi sudditi non fossero costretti a sostenere lunghi e costosi viaggi per studiare. La nascita dell’Università di Napoli aveva come scopo dichiarato la formazione della classe dirigente del futuro. Nel corso dei secoli, l’ateneo ha mantenuto il suo prestigio, attirando illustri visitatori come Giovanni Boccaccio e Francesco Petrarca. Inoltre, l’università ha ospitato numerosi letterati e scienziati francesi in seguito alla Rivoluzione francese.

Nonostante le difficoltà causate dalle due guerre mondiali, che portarono al declino di tutti gli Atenei italiani, nel dopoguerra l’Università di Napoli ha riacquistato il suo splendore, attrarre studenti provenienti da ogni classe sociale. Continua ad essere un importante centro di eccellenza, contribuendo alla crescita culturale, scientifica e sociale della società italiana e oltre.

2. Padova, 1222

Al secondo posto in Italia e al quinto in Europa c’è l’Università di Padova, nata dalla secessione di alcuni studenti e docenti dall’università di Bologna nel 1222. L’inizio del 1300 fu il suo periodo di massimo splendore. In quegli anni, studenti da tutta Europa venivano a studiare a Padova per la fama dei suoi docenti e per la vicinanza con Venezia. Fu proprio grazie a Venezia che l’Università di Padova crebbe costantemente in prestigio e dimensioni, grazie alla direzione dei dogi veneziani. Qui insegnarono Galileo Galilei e Nicolò Copernico, mentre nel Seicento a Padova insegnarono Carlo Goldoni e Ugo Foscolo. Ed è sempre a Padova che nel 1678 Elena Lucrezia Cornaro Piscopia fu la prima donna al mondo a ricevere la laurea.

1.Bologna, 1088

Fondata inizialmente come Scuola nel 1067 e poi come Università nel 1088, Bologna si fregia del titolo di essere l’Università più antica d’Italia e d’Europa. Questo prestigioso ateneo sorse grazie all’iniziativa spontanea di un gruppo di studenti. Il suo motto “Alma mater studiorum”, che significa “Madre e nutrice degli studi”, testimonia la sua antichità e il suo ruolo centrale nell’istruzione.

Da sempre, Bologna ha attratto l’attenzione di migliaia di studenti provenienti da tutta Europa e non solo. In questa istituzione di insegnamento hanno studiato luminari come Francesco Petrarca e Niccolò Copernico. Durante il periodo dell’Umanesimo e del Rinascimento, Bologna si distinse come un grande polo universitario, vantando tra i suoi studenti anche il celebre Leon Battista Alberti, oltre ad altri illustri nomi. Numerosi sono stati gli insegnanti che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della letteratura italiana.

Dalle aule dell’Università di Bologna, il primo premio Nobel per la Letteratura italiano, Giosuè Carducci, impartì lezioni che sarebbero state ascoltate anche da Giovanni Pascoli. Questo prestigioso ateneo ha ospitato anche il rinomato scrittore e docente di semiologia, Umberto Eco. La tradizione accademica di Bologna continua a brillare, svolgendo un ruolo chiave nel panorama culturale, scientifico e letterario non solo in Italia, ma anche nel contesto internazionale.

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