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Quando una tesi si considera copiata. cosa si rischia e come riconoscere il plagio

Arrivare al traguardo del proprio percorso universitario è un momento molto importante per ogni studente, ma lo è ancora di più scrivere una tesi che sia all’altezza del cammino fatto

Copiare la tesi di laurea è reato; si rischia fino a un anno di carcere e la revoca del titolo. Qui una guida pratica su come evitare il plagio, le conseguenze sanzionatorie e quando una tesi si considera copiata.

 Tesi di laurea copiata: cosa si rischia e come riconoscere il plagio

Scrivere la tesi di laurea è un lavoro lungo e faticoso. Richiede molti mesi e non sempre gli sforzi sono ricompensati. Per questo molti laureandi cedono alla tentazione di copiare l’elaborato. Si tratta però di una condotta vietata sia dagli atenei che dalla normativa nazionale ed integra il reato di plagio.

Attenzione quindi ed evitare il copia e incolla di frasi, considerazioni o, nei casi peggiori, dell’intera tesi di laurea altrui, poiché si può rischiare anche il carcere.

Qui di seguito il punto della situazione sul plagio della tesi di laurea, le conseguenze e come fanno gli Atenei a verificare se una tesi è copiata oppure no.

Tesi copiata è reati di plagio: cosa si rischia

Le condotte illustrate nel paragrafo precedente sono senza dubbio riconducibili al reato di plagio. Questo è disciplinato dalla legge 475 del 19 aprile 1925 sulla Repressione della falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici, titoli e dignità pubbliche. All’articolo 1 viene stabilito che:

“Chiunque in esami o concorsi, prescritti o richiesti da autorità o pubbliche amministrazioni per il conferimento di lauree o di ogni altro grado o titolo scolastico o accademico, per l’abilitazione all’insegnamento ed all’esercizio di una professione, per il rilascio di diplomi o patenti, presenta, come propri, dissertazioni, studi, pubblicazioni, progetti tecnici e, in genere, lavori che siano opera di altri, è punito con la reclusione da tre mesi ad un anno.
La pena della reclusione non può essere inferiore a sei mesi qualora l’intento sia conseguito.”

Oltre alla reclusione c’è anche la pena accessoria della revoca del titolo di laurea.

Evitare il plagio della tesi: la citazione delle fonti

Quanto abbiamo detto sopra non vale se dei testi copiati e incollati o delle considerazioni personali altrui vengono citati opportunamente i nomi degli autori e delle fonti da cui sono state prese, con indicazione del titolo del libro/manuale, della tesi di laurea e della pagina da cui il testo è stato estrapolato.

Quindi niente panico: basta citare l’autore per scongiurare il rischio di cadere nel reato di plagio.

Per la corretta redazione delle note in cui devono essere inserite testi e autori citati bisogna verificare il vademecum della propria Università, infatti queste regole cambiano da ateneo a ateneo.

Come capire se una tesi di laurea è copiata

Cadere nella tentazione di copiare la tesi o anche solo parte di essa è facile. Lo sanno bene gli Atenei italiani che anno dopo anno stanno affinando i metodi per verificare se il contenuto è originale oppure è un plagio. Per questa ragione molti atenei effettuano una verifica del testo della tesi tramite appositi software anti plagio, capaci di rilevare se e in che misura l’elaborato sia stato copiato da altre tesi di laurea o da libri e manuali.

Tuttavia, ciò non è possibile in ogni occasione, in particolare quando ci si avvale di internet, dove i testi circolano senza alcun controllo e, spesso, senza fonte. Uno studente, così, può essere convinto di non aver copiato nulla, quando in realtà lo sta facendo, andando incontro alle logiche conseguenze. Per questo motivo, sia le università che gli stessi docenti, stanno provando a mettere un freno al fenomeno del plagio, grazie soprattutto a specifici software in grado di individuare ogni caso, reale o presunto che sia. Sul mercato se ne trovano diversi, ma uno dei più efficaci è NoPlagio, un software online in grado di comparare il testo caricato con oltre quattordicimila miliardi di documenti presenti in rete. In caso vengano trovate parti copiate, il programma in questione ne indica la percentuale, spingendo così lo studente a intervenire. Inoltre, il software permette di creare copie di backup online e corregge anche eventuali problemi di impaginazione e formattazione. Al momento, è lo strumento più efficace contro il rischio di plagio, grazie al quale ogni studente potrà dormire sonni tranquilli anche alla vigilia della discussione della propria tesi.

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