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“Quella put**na”, è siciliana la ricercatrice che ha scoperchiato i concorsi truccati all’Università

Clara Stella Vicari, messinese di 51 anni e vicepresidente dell’ordine degli Architetti di Messina, ha una significativa esperienza nel mondo accademico e una laurea conseguita a Reggio nel 1995. In questi giorni tutti i giornali parlano (di nuovo) di lei come la donna, ricercatrice e eroina che ha scoperchiato il segreto di Pulcinella dei concorsi truccati all’Università.

L’inchiesta, nella quale sono indagate 52 persone, prende origine da un esposto, presentato alla locale Procura della Repubblica negli anni scorsi. Contro l’esito della selezione, la Vicari Aversa aveva promosso alcuni ricorsi presso gli organi di giustizia amministrativa. Lei è andata sempre avanti nonostante, stando alle indagini, le era stato più volte suggerito di rinunciare all’azione giudiziaria per “aspettare il proprio turno”.

E soprattutto avrebbe dovuto prendere la decisione di fare marcia indietro alla ventilata denuncia – “mi ha prospettato la possibilità – ha raccontato la Vicari Aversa ai militari – nel caso avessi ritirato il ricorso, di verificare se era possibile recuperare la situazione al fine di evitare che fossi tagliata fuori dall’ambiente universitario”.


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E’ siciliana la ricercatrice che ha scoperchiato i concorsi truccati all’Università

Anche se il suo destino da ribelle del sistema universitario era tristemente segnato tanto che una professoressa diceva ad un altro docente della Vicari Aversa: “Lo vuoi capire che Clara Stella non vincerà mai questo concorso per ricercatore. Ti vuoi mettere il cuore in pace?”.

Da poco sono uscite altre intercettazioni nei suoi confronti. “Non ci possiamo far mettere in scacco da una stronza. E’ tornata alla carica quella grandissima puttana“, non l’ha sorpresa più di tanto. Clarastella Vicari Aversa è orgogliosa delle azioni compiute. Inoltre ai microfoni di StrettoWeb ha spiegato che “leggere quelle cose dette su di me non mi ha fatto bene. Ma soprattutto non ha fatto bene a chi le ha dette”.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”