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San Giuseppe Jato, il nuovo Giardino della Memoria: un progetto per riscoprire il territorio

La Valle dello Jato, le sue comunità e le sue risorse diffuse, saranno valorizzate e riattivate verso una nuova prospettiva di turismo integrato a partire dalla riqualificazione di un elemento simbolo della lotta alla mafia.

Prende così ufficialmente avvio il progetto “Dalla memoria un percorso verso il futuro: il nuovo Giardino della Memoria, da bene confiscato alla mafia a centro propulsivo per la valorizzazione territoriale e il turismo integrato della Valle dello Jato”, iniziativa cofinanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito dell’Avviso “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici 2018”. Le attività saranno condotte da un partenariato che vede il Gruppo Archeologico Valle dello Jato e il Comune di San Giuseppe Jato insieme per riqualificare il Giardino della Memoria, attivare laboratori con la cittadinanza e animare percorsi di valorizzazione turistica.


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In memoria del piccolo Di Matteo

Il progetto analizza il presente e il passato di un luogo simbolico del territorio, tristemente collegato alla terribile uccisione per mano mafiosa del piccolo Di Matteo, e guarda al futuro per riconfigurarlo come spazio per il riscatto della Valle dello Jato. Saranno quindi attivati laboratori per il coinvolgimento delle comunità locali, in particolari giovani e associazioni, offrendo percorsi formativi gratuiti incentrati su competenze concrete per lo sviluppo di imprese, il marketing territoriale e il turismo integrato. Attività fortemente connesse alla sfera digitale e a nuovi strumenti e linguaggi, stimolando i partecipanti a reinterpretare il territorio ed acquisire capacità tecniche utili per avviare processi di sviluppo socio-economico.

Attraverso un percorso partecipato, il Giardino della Memoria di San Giuseppe Jato, sarà riqualificato e riattrezzato così da diventare un polo attrattivo per la cittadinanza, ma anche per i turisti. Rispettando il suo ruolo simbolico, si trasformerà in una vetrina per scoprire il territorio e le sue risorse culturali, archeologiche, ambientali e produttive. Saranno così attivati nuovi sistemi e percorsi turistici legati alle attrazioni territoriali avviando relazioni fra imprese e associazioni del comprensorio. “Il Giardino sarà oggetto di un intervento di progettazione partecipata degli spazi per riconfigurarlo come giardino storico rappresentativo dell’identità culturale del territorio – afferma Antonio Alfano, presidente del Gruppo Archeologico – il tutto contribuirà a rafforzare il senso di appartenenza della collettività e innestare nuovi processi di sviluppo connessi alle reali potenzialità della Valle dello Jato.”

I soggetti coinvolti

Tra i soggetti coinvolti non mancherà il contributo dell’associazione “LiberEssenze” e del presidio di Libera Valle Jato, che da diversi anni ormai hanno fatto del Giardino un luogo di memoria viva, ricordando la tragica storia di Giuseppe Di Matteo e degli altri bambini vittime delle mafie, attraverso visite  guidate e laboratori che hanno coinvolto in particolare le scuole del territorio e i partecipanti ai campi di “EstateLiberi”. “ La nostra adesione al progetto -dichiara la presidente di “LiberEssenze “, dott.ssa Antonina Caradonna – intende dare continuità al percorso già avviato, evidenziando la centralità dei processi di emancipazione dal fenomeno mafioso, che ci permettono oggi di trasformare un luogo di morte in un centro di rinascita e riscatto per una valle a lungo sottomessa al potere malavitoso”.

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A proposito dell'autore

Da 13 anni laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ha deciso di fermarsi nella sua terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ha fondato una sua agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. E’ appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ha un debole per le giuste cause e per i Mulini a vento. Il suo sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione. Da 13 anni sono laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ho deciso di fermarmi nella mia terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ho fondato una mia agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. Sono appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ho un debole per le giuste cause e per i mulini a vento. Il mio sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione.