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Sarde a Beccafico alla palermitana: il secondo piatto esplosivo | La Sicilia in tavola – Immergiti nel gusto

Le Sarde a Beccafico rappresentano un piatto tradizionale della cucina siciliana e vengono servite come antipasto o secondo piatto, ecco la ricetta tradizionale.

Sarde a beccafico
Sarde a beccafico – Fonte:Redazione web

Questa celebre preparazione è particolarmente rinomata a Palermo e nelle sue vicinanze, dove le sarde vengono arrotolate su un ripieno a base di pangrattato e poi cotte al forno. Sebbene il piatto sia amato in tutta la Sicilia, è importante notare che ci sono variazioni regionali. Ad esempio, a Catania, le sarde a beccafico sono farcite con caciocavallo e poi fritte. Di seguito, riportiamo la ricetta tradizionale delle sarde a beccafico secondo la tradizione palermitana.

Ingredienti originali delle sarde a beccafico

  • 1 chilo di sarde fresche
  • 100 grammi di pangrattato
  • 100 grammi di pecorino
  • un trito di aglio e prezzemolo
  • 5 uova sbattute (tre per la farcia e due per passare nell’uovo le sarde)
  • 100 grammi di farina bianca
  • una scodellino di aceto forte
  • olio di oliva
  • sale e pepe

Come preparare le sarde a beccafico

Per preparare autentiche sarde a beccafico, procurate un chilo di sarde freschissime, preferibilmente in primavera.

  1. Iniziate rimuovendo con delicatezza le teste e le lische dalle sarde, procedendo dal basso verso l’alto. Se non vi sentite sicuri a pulire il pesce da soli, potete farlo fare dal vostro pescivendolo di fiducia per evitare che l’odore persista sulle vostre mani per diversi giorni.
  2. Mettete le sarde a macerare in aceto rosso in modo che esse siano completamente coperte. Potete farlo ora, mentre leggete il resto delle istruzioni.
  3. L’immersione nell’aceto ha lo scopo di eliminare le squame in modo naturale e delicato, senza danneggiare la carne del pesce. Inoltre, contribuisce a conferire alle sarde un sapore meno selvatico.
  4. Lasciate le sarde nell’aceto fino a quando diventano bianche, il che richiederà circa venti o massimo trenta minuti, ma non oltre, altrimenti il pesce si disintegrerà completamente.
  5. Preparate il composto: sbattete 3 uova in una ciotola, aggiungete sale e pepe a piacere, quindi unite il prezzemolo e l’aglio tritati e il pangrattato. Se gradite un sapore meno intenso, potete optare per un pecorino meno stagionato.
  6. Lavorate il composto e formate delle polpettine allungate che abbiano la stessa forma delle sarde aperte, “a linguata”, ma più strette ai bordi e ben spesse in modo da formare la pancia delle sarde a beccafico.
  7. Scolate le sarde dall’aceto.
  8. Prendete una sarda e adagiatela nella vostra mano, quindi posizionate una delle polpettine e chiudete con un’altra sarda sovrapponendola, cercando di sigillare i bordi il meglio possibile. Non preoccupatevi troppo se non riuscite a sigillarle perfettamente, l’uovo e la panatura vi aiuteranno a chiudere bene le sarde.
  9. Quanto alle code, cercate di farle coincidere l’una sull’altra, in quanto il beccafico ha una sola coda.
  10. Sbattete delle uova in un piatto e procedete a impanare le sarde, utilizzando la farina. Assicuratevi di coprire anche i lati delle sarde con la panatura.
  11. Fate friggere le sarde in abbondante olio extravergine d’oliva ben caldo per pochi minuti, quindi salatele a piacere.

Ecco pronte le vostre autentiche sarde a beccafico, buon appetito!

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