Alle prese con insalate insipide, sedano e carota? Cura maniacale per grammi e porzioni? Sostenitore accanito della tipica espressione «Non bevo alcol, fa ingrassare»? Beh, se fai la dieta potresti essere meno intelligente.
Lo dice uno studio di un ricercatore di Harvard, Sendhil Mullainathan, che dimostrerebbe come i soggetti sottoposti ad un regime ferreo abbiano capacità mentali ridotte rispetto coloro che non si sottopongono a porzioni striminzite e prive di grassi. Da una parte, dice il professore, la dieta ci fa sentire meglio con noi stessi, dall’altra affatica il cervello e lo rende meno efficace.
Lo studioso ha condotto diversi esperimenti per dimostrare le differenze comportamentali di chi si sottopone a un rigido regime alimentare e chi invece mangia normalmente.
Uno di questi esperimenti ha coinvolto uno snack al cioccolato. Quelli a dieta hanno esitato ad addentarlo chiedendosi dopo quante calorie avessero assunto, gli altri invece hanno mangiato subito la barretta.
Il risultato, secondo lo studioso, è che la capacità mentale è limitata nei soggetti a dieta in quanto il conteggio delle calorie è il pensiero principale dell’individuo che, conseguentemente, non riesce a concentrarsi adeguatamente in altri compiti e funzioni. Semplice no? E adesso correte ai ripari con una spaghettata olio, parmigiano e peperoncino.
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