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Si dice “Regione Siciliana” ditelo a Salvini

Un recente decreto riguardante il Ponte sullo Stretto di Messina ha suscitato una certa indignazione tra i siciliani per un errore sostanziale nella denominazione della Regione Siciliana. L’errore consiste nella scrittura di “Regione Sicilia” anziché “Regione Siciliana“.

L’errore, seppur formale, assume un’importanza sostanziale in quanto si riferisce a uno dei pilastri costituzionali della Regione Siciliana: lo statuto speciale. Questo statuto prevede che la Sicilia sia chiamata “Regione Siciliana”, con la R maiuscola e la S di Siciliana anche essa maiuscola, a conferma della natura pattizia del rapporto paritario tra la Regione e lo Stato.

L’errore contenuto in un testo legislativo predisposto dagli uffici del ministero di Salvini e passato da quelli della Presidenza del Consiglio e della Presidenza della Repubblica, è dunque inaccettabile.

Il Presidente della Regione Siciliana dovrebbe quindi chiedere la correzione del decreto e richiedere che la Presidenza del Consiglio invii una memoria a tutti gli alti dirigenti dei ministeri e degli enti pubblici per ricordare la corretta denominazione della Regione Siciliana.

La differenza con la denominazione delle altre regioni è netta. Per quelle si accosta al termine Regione il nome della regione stessa (Regione Calabria, Regione Veneto e così via).

In Sicilia invece al termine Regione si associa l’aggettivo come si fa per le nazioni (Repubblica Italiana, Repubblica francese e così via).

L’autonomia istituzionale della Regione, ancorché non pienamente attuata, fu concessa nel 1946 in cambio del ritiro della richiesta di indipendenza.

Da questo punto di vista, la nostra Regione è la più speciale tra le speciali e come tale gli organi dello Stato devono rispettarla.

Riflessioni sulla questione

Questa vicenda pone in evidenza l’importanza della forma e della sostanza nei testi legislativi. Un errore formale, come quello commesso nel decreto sul Ponte sullo Stretto, può avere conseguenze sostanziali sulla corretta applicazione delle norme.

In questo caso, l’errore nella denominazione della Regione Siciliana mette in discussione il riconoscimento dello statuto speciale che la caratterizza, e che ne garantisce un trattamento diverso rispetto alle altre regioni italiane.

La questione rivela anche la necessità di una maggiore sensibilità e attenzione da parte delle istituzioni verso le specificità regionali e locali. La conoscenza e il rispetto delle peculiarità territoriali rappresentano infatti un elemento fondamentale per la costruzione di un Paese realmente unito e solidale.

Il Presidente della Regione deve chiedere la correzione del decreto e che la Presidenza del Consiglio invii una memoria a tutti gli alti dirigenti dei ministeri e degli enti pubblici per ricordare che la Sicilia è Regione a Statuto speciale e si chiama Regione Siciliana.

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