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Università, cinque cose da fare e da non fare se il PROF è noioso

Molti studenti universitari passano gran parte della loro vita girovagando tra un’aula e un’altra. All’università la necessità di frequentare è inversamente proporzionale alla voglia di farlo.

C’è da dire, comunque, che esistono materie molto interessanti o professori che mantengono sempre alto l’interesse e la concentrazione. Esistono, però, purtroppo, quelle materie noiosissime per le quali, quando entri in aula e il prof non è ancora arrivato, tu già pensi “non ce la posso fare!” ma per qualche malvolere divino devi frequentarla per forza.

Ecco, pertanto, cinque cose da fare e cinque da non fare, quando ti stai annoiando a morte a lezione, basate su esperienze personali e di colleghi ed amici!

Le cinque cose da fare

  1. Sedersi al primo banco. Voci di corridoio dicono che sedersi al primo banco mantiene alta la concentrazione. Non so dire al riguardo. Non mi sono mai seduta al primo banco. Spiegherò dopo il perché.
  2. Prendere appunti. Altre fonti sostengono che anche prendere appunti mantiene alta la concentrazione. Non so dire neanche riguardo a questo, perché quando proprio mi sto annoiando non riesco a scrivere nulla, il vuoto balena nella mia mente!
  3. Disegnare. Se a prendere appunti proprio non ce la fate, perché non riuscite a tenere la concentrazione per più di una proposizione ogni 10 minuti, disegnare, che siate capaci o meno, sembra attivare la parte creativa della vostra mente abbastanza da rimanere svegli per un po’. Dicono, tra l’altro, che disegnare aiuta a memorizzare, anche senza ascoltare una cippa.
  4. Stendere una lista dei progetti futuri. Se dicono che una persona riflette sulla propria vita soltanto sotto la doccia, non hanno mai assistito ad una lezione noiosa. Quei minuti che scorrono lenti come non mai risvegliano un istinto di riflessione profonda su chi siamo, i nostri successi universitari, i nostri problemi sentimentali, i nostri progetti di vita. È il momento giusto per i buoni propositi. Come ad ogni inizio anno ci ripetiamo: «Da oggi pomeriggio comincio a studiare seriamente!». Ma dopo qualche minuto già diventa «magari da domani… Dopo ‘sta lezione di pomeriggio voglio dormire!». Questo purtroppo non ha grandi benefici sulla lezione che si sta seguendo ma almeno sembrerete concentrati e non rischierete di addormentarvi!
  5. Studiare. Se non riuscite a seguire, aprire il libro e studiare non è un’idea poi tanto male. Possibilmente concentratevi sul libro della materia in questione, così da trovare un riscontro nelle parole del prof… altrimenti meglio di niente!
Terminati i 5 (pessimi!) consigli, vorrei esortare tutti quanti a suggerirmene di nuovi, sicché io possa trovare un vero buon metodo per non annoiarmi e mantenere la concentrazione.
Le cinque cose da non fare

Adesso è il momento dei 5 consigli su cosa non fare.

  1. Non sedetevi al primo banco. C’è, come detto prima, chi dice che mantenga alta la concentrazione, ma se non sapete controllare i propri muscoli facciali, in particolar modo lo sbadiglio, non credo sia un’ottima idea sedersi al primo banco per sbadigliare ogni 5 minuti!
  2. Non sedetevi vicino le finestre. Un giorno, nell’Aula Seminari del Polididattico ho fatto una terribile scoperta. Se il mio livello di concentrazione non fosse già abbastanza basso, ho avuto la sventura di sedermi vicino alla “finestra”. L’Aula Seminari del Politidattico è composta da due pareti di vetro e due di cemento. Inutile dire che non sono riuscita a staccare un attimo gli occhi da tutto ciò che accadeva sotto. Vedere com’erano vestiti i passanti, le macchine che sfilano una dietro l’altra, persino i cani che si rincorrevano la coda sembravano più interessanti di tutto ciò che accadeva dentro l’aula!
  3. Non sedetevi negli ultimi posti. Insomma, al primo banco no, ma nemmeno nell’ultimo! La deconcentrazione è assicurata!
  4. Non giocare con il vostro cellulare: non andate su Facebook, su Twitter… Inutile spiegare il motivo, no?
  5. Non urlare “Pausa”. Ho dovuto riflettere molto se mettere questo punto tra le cose “da fare” o “da non fare”. Io ho davvero grande stima di coloro che, nel bel mezzo della lezione, urlano “Pausaaaaa”. Davvero, li adoro! Tuttavia, se dobbiamo riferirci ad un “buon atteggiamento”, soprattutto se in lezione si è in pochi (e si è sempre in pochi durante le lezioni noiose!) urlare “Pausaaa” non dà affatto un’ottima impressione! Chiedere gentilmente al professore se possiamo fare 5 minuti di pausa sembra essere più gradito! E 5 minuti di pausa durante una lezione noiosa a volte è come riavere indietro 5 anni di vita!

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A proposito dell'autore

Chiara Catanzaro nasce a Palermo nel 1993. Ha iniziato il suo primo anno di università a 17 anni ed ora è al secondo anno nella facoltà di Economia nel corso di Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale. Drogata di libri e telefilm cerca di fare il possibile per trovare il tempo per studiare! Ama Londra e tutti gli animali, si diverte ad ascoltare le conversazioni disperate tra studenti e cerca di trarne sempre l’ironia. Profondamente infastidita, però, da tutti gli studenti che pensano che quello che studiano loro sia sempre più importante e difficile di quello degli altri!!

1 risposta

  1. Sara

    Hai molta ragione maaaa….
    …..durante una lezione noiosa non posso
    Fare almeno di sedermi dietro!!!
    Soprattutto durante la lezione di Mate