Lo stress all’Università è di casa. Ogni giovane che compie il delicato passo tra i banchi di scuola e le dispersive aule accademiche porta con sé un bagaglio di tensione e affaticamento da guinnes dei primati.
E la cosa si complica a ridosso di un esame: quel giorno, nella mente dello studente di turno, diventa un ostacolo insormontabile in cui spendere energie e tempo libero, sacrificando ogni altra cosa. Che si sia studiato nel migliore dei modi possibili o meno, comunque, l’agitazione prima dell’esame è normale, anche in coloro che si definiscono piccoli “ghandiani”.
Nello specifico, l’ansia da esame è un tipo particolare di ansia da prestazione: un sentimento di apprensione che insorge quando ci si sente giudicati e valutati. Diversi esperimenti sul rendimento di studenti universitari hanno evidenziato come i risultati migliori siano ottenuti da coloro che provano un’ansia contenuta e che sono in grado di controllarla.
Ma… come fare? L’università del Canada, ad esempio, ha messo in pratica un personale e innovativo esperimento, creando le puppy room, sale antistress con cuccioli da accarezzare.
In un’aula del campus vivono decine di “cagnoloni” con cui gli studenti stressati dagli esami in arrivo possono trovare un po’ di serenità e il sorriso.
Che invidia per gli studenti canadesi! Anche se non si tratta di un caso isolato.
Negli Stati Uniti alcune università usano da tempo i cuccioli durante le sessioni di esame. In Ohio e Minnesota i cani possono scorrazzare liberamente per il campus.
In alcuni dormitori universitari americani è permesso ospitare gli animali e alla scuola di medicina di Harvard e a quella di legge di Yale gli studenti possono addirittura “noleggiare” cani e gatti a ore.
Perche non “importare” questo esperimento anche qui a Unipa? Che ne pensate di questo antistress a quattro zampe?
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Interessante! Da approfondire. Ma non solo con i cuccioli. Ci sono anche i cani più adulti.