Tra Montagne, Chiese e Palazzi Nobiliari: Il Borgo Siciliano Fiabesco che Devi Visitare al Meno una Volta nella Vita
Nel cuore dell’Isola, questo borgo siciliano incanta con la sua forma unica, i tesori storici e le tradizioni autentiche: un viaggio tra arte, natura e meraviglia tutta siciliana.

L’Italia è un mosaico di borghi unici e sorprendenti, piccoli centri che sembrano usciti da un libro di fiabe. Tra mare, montagna e laghi, queste gemme nascoste conservano tradizioni, architetture antiche e atmosfere incantate. Ma tra tutti, Gangi, in Sicilia, colpisce per una particolarità davvero rara: la sua forma ricorda una tartaruga.
Situato nel cuore delle Madonie, a pochi chilometri da Palermo, Gangi è stato riconosciuto tra i Borghi più belli d’Italia, grazie alla sua storia millenaria, ai panorami mozzafiato e alla bellezza del suo centro storico.
Gangi: il borgo che sembra una tartaruga
Arroccato sul Monte Marone, Gangi domina il paesaggio con la sua forma singolare. Guardandolo da lontano, il borgo somiglia a una tartaruga: le sue strade disegnano un reticolo simile al guscio, mentre le case in pietra sembrano incastonate nella roccia. Un’immagine fiabesca, protetta dall’ombra dell’Etna che si staglia all’orizzonte.
Il centro storico, nonostante le dimensioni ridotte, è ricchissimo: 18 chiese, palazzi nobiliari, scorci medievali e botteghe artigianali raccontano una Sicilia autentica, lontana dai circuiti turistici di massa.
Cosa vedere a Gangi: 3 tappe da non perdere
1. Palazzo Bongiorno
Una delle più belle residenze aristocratiche delle Madonie, costruita nel Settecento dai baroni Bongiorno. Oggi è sede del Comune e vanta splendide sale affrescate con la tecnica del trompe-l’œil, che lascia a bocca aperta chiunque le visiti.
2. Torre dei Ventimiglia
Simbolo del borgo, è una torre in stile gotico-normanno collegata alla Chiesa Madre. Restaurata nel 2005, oggi ospita al primo piano un suggestivo Presepe artigianale permanente, realizzato da un artista locale.
3. Duomo di San Nicola
Costruito nel 1300 e rimaneggiato nei secoli successivi, conserva importanti opere d’arte tra cui il capolavoro “Il Giudizio Universale” di Giuseppe Salerno, oltre a splendide statue lignee.
Perché visitare Gangi
Gangi non è solo un borgo da fotografare: è un’esperienza da vivere. Passeggiare tra i suoi vicoli è come compiere un salto nel tempo. Qui la tradizione artigianale è ancora viva, la natura avvolge il paese in un abbraccio silenzioso e ogni angolo racconta una storia.
Nonostante il calo demografico, Gangi conserva una vitalità speciale, fatta di ospitalità sincera, feste popolari e una gastronomia genuina che conquista il cuore (e il palato) dei viaggiatori.