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Ucraina, Biden apre all’uso di armi nucleari Usa in circostanze estreme: l’avrebbe chiesto l’Ue

Superando le promesse fatte in campagna elettorale, il presidente Joe Biden ha abbracciato l’idea di usare la minaccia del ricorso all’arma nucleare come deterrente all’uso di armi convenzionali, e non solo a quelle nucleari. Lo riporta il Wall Street Journal, citando fonti dell’amministrazione americana. In pratica Washington aprirebbe all’ipotesi, dai tempi della Guerra Fredda dell’affermazione del diritto del ‘first nuclear strike’, per cui il nucleare verrebbe usato anche in altre circostanze.

Durante la campagna presidenziale Biden aveva garantito che l’unico obiettivo dell’arsenale nucleare americano sarebbe stato quello di fare da deterrente a un attacco nucleare nemico. Messo sotto pressione dagli alleati, e desideroso di mantenere il ruolo di guida, Biden ha usato con molta attenzione le parole per spiegare che le armi nucleari potrebbero essere usate anche in “circostanze estreme” nel caso di uso da parte della Russia di armi convenzionali, biologiche, chimiche e di attacchi cyber.

La decisione arriva in un momento in cui il presidente americano sta cercando di mantenere unito il fronte occidentale contro il presidente russo Vladimir Putin, con l’Europa preoccupata dal possibile ricorso di Mosca a armi chimiche o biologiche. L’ipotesi che l’unica ipotesi della dottrina del Patto Atlantico preveda una risposta nucleare solo come risposta a un attacco di questo tipo, ha innervosito i leader europei, convinti che questa opzione non rappresenti una misura troppo debole, non in grado di evitare un potenziale attacco convenzionale da parte della Russia.

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