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Università del Sud a rischio estinzione: studio spiega perché i siciliani vanno altrove e non a Unipa

Se la pandemia aveva fatto pensare che le Università del Sud avrebbero ritrovato appeal tra i propri residenti, si è fatto uno sbaglio. Da qui a pochi anni la sperequazione tra atenei del Nord e del Sud sarà ancora più netta. E Unipa non è da meno.

Al Sud rischiano di rimanere sempre meno studenti. Un grosso problema che contribuirà ad aggravare le già evidenti differenze con le università del Nord. Tutto queste è presente nel nuovo studio della Banca d’Italia intitolato “Il sistema universitario: un confronto tra Centro-Nord e Mezzogiorno” in cui illustra vari limiti di un sistema poco equo, che dà più risorse economiche a chi ne ha già e aiuta solo parzialmente gli atenei meno competitivi.


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Le università del Sud rischiano l’estinzione

Oltre a spiegare le ragioni di queste differenze, i ricercatori Vincenzo Mariani e Roberto Torrini suggeriscono alcune possibili soluzioni e correttivi. Come è facile immaginare, oltre a un notevole sforzo culturale e organizzativo serviranno molti soldi e criteri adeguati per non sprecarli.

“La scelta di trasferirsi o rimanere nella regione incide anche la qualità della didattica e la disponibilità dei servizi- si legge sullo studio- Come dimostrano dati e studi fatti negli ultimi anni, i giudizi sull’insegnamento – competenza dei docenti, chiarezza, presenza alle lezioni e nelle ore di ricevimento, generale disponibilità – e sui servizi come l’adeguatezza delle aule, dei laboratori e delle biblioteche sono sistematicamente migliori tra gli studenti del Sud che si sono laureati al Nord piuttosto che tra gli studenti che hanno studiato in un ateneo meridionale”.

Lo studio della Banca d’Italia suggerisce inoltre lo stanziamento di una “riserva economica” per gli atenei del Sud. Una riserva di questo tipo potrebbe essere utilizzata per salvaguardare la presenza delle università in territori penalizzati dall’andamento demografico. Se assegnato con criteri di merito, questo fondo ulteriore destinato solo ai territori svantaggiati dovrebbe ridurre la mobilità in uscita e trattenere gli studenti più preparati, in sostanza avrebbe l’obiettivo di interrompere l’attuale meccanismo che alimenta costantemente il divario tra il Nord e il Sud. Ci riusciranno gli atenei del Meridione?


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”