12 Maggio 2025

Università in crisi: I giovani della Gen Z puntano sulle competenze digitali | Ecco cosa preferiscono studiare

Sempre più giovani preferiscono non scegliere l’Università valutando diverse opzioni emergenti al posto della laurea tradizionale.

Giovani all'Università
Giovani all’Università – Fonte:Redazione web

Sempre più giovani mettono in discussione il valore del percorso universitario. Secondo un recente sondaggio condotto dalla piattaforma Indeed, il 49% dei ragazzi della Generazione Z ritiene che l’università non rappresenti più un investimento utile per il futuro, ma piuttosto uno spreco di risorse economiche e di tempo.

Gen Z e laurea: un rapporto sempre più complesso

Le generazioni precedenti hanno vissuto l’università come un trampolino verso una carriera stabile. I “boomer” sono cresciuti in un’epoca di espansione economica, i Millennial hanno affrontato le sfide della globalizzazione e delle crisi finanziarie, ma per la Generazione Z – cresciuta in un mondo dominato dall’intelligenza artificiale e dall’innovazione digitale – le priorità sembrano cambiate.


Molti giovani oggi puntano a competenze più pratiche, come la conoscenza di algoritmi, chatbot e machine learning, considerandole più utili per entrare nel mondo del lavoro rispetto a un titolo accademico tradizionale.

Intelligenza artificiale batte università?

Secondo l’indagine di Indeed, quasi la metà degli intervistati preferirebbe seguire corsi online brevi e mirati sull’uso dell’intelligenza artificiale, piuttosto che intraprendere un percorso universitario lungo e costoso. Le iscrizioni a piattaforme educative come O’Reilly, specializzate in formazione tech, sono quadruplicate nell’ultimo anno, a conferma di un trend in forte crescita.

Il peso dei costi e dei tempi universitari

Un fattore chiave che scoraggia i giovani americani riguarda i costi elevati dell’università: oggi studiare in un college statunitense può superare i 38.000 dollari all’anno. Questo ha portato a un indebitamento record, con prestiti studenteschi che superano i 2.000 miliardi di dollari.

Anche in Italia i costi, pur più contenuti, rappresentano una barriera. Secondo l’analisi dell’Unione degli Universitari del 2024, una retta annuale in un’università pubblica si aggira tra i 900 e i 1.000 euro, mentre negli atenei privati può arrivare fino a 10.000 euro. Per un master si superano spesso i 3.500 euro.

Il parere degli esperti: la laurea resta un’opportunità

Nonostante le crescenti critiche, diversi esperti continuano a sottolineare l’importanza dell’istruzione accademica. Christine Cruzvergara, responsabile per la strategia educativa di Handshake – una piattaforma americana per l’inserimento lavorativo – sostiene che la laurea offra molto più di un semplice accesso al primo impiego.

“L’università sviluppa capacità di leadership, gestione e networking”, afferma. Ricorda inoltre che anche figure come Mark Zuckerberg hanno beneficiato dell’ambiente universitario, nonostante abbiano poi abbandonato gli studi.

Università o corsi online? Una scelta sempre più personale

Nel mondo post-pandemia e con l’ascesa dell’intelligenza artificiale, la scelta tra università e percorsi alternativi appare sempre più legata alle ambizioni individuali e alle strategie personali di inserimento lavorativo. La Generazione Z sta tracciando un nuovo percorso, più flessibile e orientato alle competenze digitali.

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