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Usa e Ucraina credono nella vittoria sulla Russia, Kuleba: “Sappiamo come fare, ma servono armi”

Il nuovo pacchetto di sanzioni che i paesi occidentali hanno annunciato contro la Russia è “impressionante”, ma “non basta” per fermare Mosca. Sono le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che, nelle stesse ore in cui si intensificano i colloqui tra i leader dei vari paesi e vengono rafforzate le sanzioni contro la Russia, chiede che si faccia ancora maggiore pressione su Mosca. Intanto il conflitto sul campo continua e il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba chiede armi alla Nato.

Sul campo, secondo l’ultimo aggiornamento dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, “la Federazione russa continua a condurre un’aggressione armata su vasta scala contro l’Ucraina. Gli sforzi principali degli occupanti – prosegue lo Stato maggiore – si concentrano sui preparativi per l’operazione offensiva nell’Ucraina orientale, che mira a stabilire il pieno controllo sul territorio degli oblast di Donetsk e Lugansk”. 

 Sul fronte diplomatico, intanto, il presidente ucraino tenta di convincere i paesi partner ad aumentare ancora la pressione su Mosca. “I paesi occidentali hanno annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Federazione Russa”, ha affermato Zelensky in un video. “Questo pacchetto – ha detto – ha un aspetto impressionante, ma questo non basta. Difficilmente può essere definito commisurato al male che il mondo ha visto a Bucha, con il male che continua a Mariupol, nei bombardamenti di Kharkiv, nel tentativo della Russia di lanciare una nuova sanguinosa offensiva globale nel Donbass”.

Per Zelensky il suo paese continuerà a “insistere su un blocco completo del sistema bancario russo dalla finanza internazionale” e sul “rifiuto del mondo democratico di acquistare petrolio russo”. Il presidente ucraino pensa anche alla ripresa dell’economia nel suo paese. “Dobbiamo fare tutto il possibile – ha affermato – per ripristinare il lavoro delle aziende, le attività commerciali e rilanciare le piccole e medie imprese nel nostro territorio, dove è sicuro e possibile lavorare”

Nelle scorse ora è giunta anche la voce del presidente della Polonia Andrzej Duda, che dubita che il dialogo con Mosca possa portare risultati. “Il dialogo con la Russia non ha senso“, ha detto Duda in un’intervista alla Cnn. “Bisogna presentare – ha aggiunto – condizioni molto dure a Vladimir Putin. Si deve dire: ‘Se non soddisfi queste condizioni, non abbiamo nulla di cui parlare'”. Il presidente polacco ha anche ribadito il “sostegno decisivo all’Ucraina” con l’aumento del “regime delle sanzioni”.

Nel frattempo, oggi c’è la riunione dei ministri degli Esteri della Nato, con la partecipazione dell’ucraino Dmytro Kuleba. “Quello che fate ogni giorno, opponendovi all’aggressione russa, è qualcosa che ispira il mondo intero”, ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. “È una necessità urgente – ha evidenziato – sostenere ulteriormente l’Ucraina”. “Sono venuto a Bruxelles – ha detto Kuleba – per partecipare alla ministeriale della Nato e per tenere incontri bilaterali con gli alleati. La mia agenda è molto semplice – ha aggiunto -, ha solo tre punti: armi, armi e armi”.

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