Mentre in Italia infuria la polemica sullo “slittamento” della seconda dose del vaccino Pfizer, in Inghilterra uno studio ha dimostrato che ritardare la somministrazione della seconda dose ha prodotto una risposta anticorpale molto più forte. È quanto risulta da uno studio dell’università inglese di Birmingham, non ancora pubblicato ufficialmente.
Lo studio – condotto su pazienti ultraottantenni vacccinati nei mesi scorsi – mostra come una seconda somministrazione ad un intervallo di 12 settimane invece delle tre raccomandate dalla casa farmaceutica produca un livello anticorpale tre volte e mezza più elevato.
Il primo di questo genere condotto sul siero della Pfizer – rivendica la decisione da parte delle autorità sanitarie di Londra di ritardare la seconda dose così da privilegiare un maggior numero di prime vaccinazioni e allargare la platea delle persone al riparo dalle forme più gravi della malattia.
Una decisione comunque controversa perché le agenzie di regolazione del farmaco avevano approvato sia il vaccino di Pfizer che quello di AstraZeneca basandosi sui test clinici in cui l’intervallo di somministrazione non superava le quattro settimane.
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