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Assembramenti a San Leone. Miccichè: “Pronto a scelte impopolari”

Scene già viste che si ripetono soprattutto nel fine settimana; il bel tempo ha fatto sì che la gente prendesse d’assalto la zona balneare di San Leone.
Nonostante l’ordinanza emessa dal Sindaco Franco Miccichè che vieta gli assembramenti lungo il viale Falcone Borsellino, nel piazzale Giglia e nei giardinetti, oggi un’infinità di gente, anche dopo le 18, si è riversata lungo il litorale agrigentino, e inevitabili sono stati gli assembramenti nelle piazze nei bar e nei locali. Distanziamento e mascherina sono “facoltative”, la gente pare non abbia timore del Covid.
Secondo i dati diffusi dal bollettino regionale i contagi da Covid continuano ad aumentare, oggi si registrano 39 casi nella provincia di Agrigento, e adesso a preoccupare sono le varianti del Covid.

Seguo con apprensione la situazione di San Leone

Nonostante le ordinanze e l’appello alla popolazione, vedo che nessuno ha compreso le motivazioni dei provvedimenti anti contagio che avevamo preso. Il passaggio della Sicilia in zona Gialla è stato interpretato come un “liberi tutti”, cosa che in effetti non c’è. Il Virus è ancora tra di noi e non abbiamo mezzi e strutture per fare fronte a un contagio di massa”.

E’ molto preoccupato il sindaco di Agrigento, Franco Micciché, dopo avere visto l’assembramento di gente nella località balneare del capoluogo.

“Abbiamo invitato di persona – continua Micciché – i giovani ad evitare assembramenti. Abbiamo emesso le ordinanze restrittive, abbiamo multato e chiuso i locali. Ma non basta. La gente, con questi comportamenti, ci costringe a fare ancora di più. Mi amareggiano le speculazioni di chi sfrutta la situazione per critiche alla mia amministrazione, ma ricordo che non siamo in uno stato di polizia e non si possono disperdere le migliaia di persone che si sono riversate a San Leone con i manganelli o con i gas lacrimogeni. E’ un problema che purtroppo in altre città del Sud, del Centro e del Nord si sta verificando, provocando un aumento dei contagi e un passaggio delle zone da Gialla ad Arancione o rossa. Non vorrei che anche qui finisse così. Potrei prendere decisioni molto drastiche ma che intaccherebbero purtroppo la categoria degli esercenti che invece ritengo utili per aiutarmi a gestire la prevenzione sanitaria. Ripeto eventuali soluzioni drastiche ed impopolari per colpa di chi non ha rispetto per se stessi e per gli altri…..a voi le conclusioni”.


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