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Azzolina: “A gennaio lezioni in presenza al 50% e senza pericoli”

Dal 7 gennaio 2021 gli studenti delle scuole superiori potranno tornare a seguire le lezioni in presenza, inizialmente al 50 per cento delle ore. Poi si passerà al 75 per cento, nel caso in cui i contagi diminuissero. Mercoledì il governo, le regioni, le province e i comuni hanno approvato linee guida. “l’eventuale ulteriore sospensione o limitazione delle attività didattiche in presenza sia prevista come misura residuale”, dicono Azzolina e il Ministero dell’Istruzione. 

Per l’Azzolina il passaggio al 75 per cento delle ore di presenza in classe dovrà essere autorizzato da un’apposita ordinanza del Ministero della Salute. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, tema fondamentale per il ritorno tra i banchi di scuola, il Governo e gli enti locali chiedono che venga riprogrammato in base al  “fabbisogno di servizi aggiuntivi da attivare per garantire il corretto svolgimento dell’anno scolastico”.

Inoltre regioni e province autonome elaboreranno un piano operativo autonomo, concordato con l’Azzolina, per garantire che venga effettuato lo screening dei contagi per studenti e docenti con “una vera e propria corsia preferenziale per la scuola che riguarderà anche l’immediata somministrazione di tamponi rapidi ai contatti stretti della persona contagiata e non”. 

Il messaggio sulle lezioni in presenza

Il Ministro Lucia Azzolina ha annunciato attraverso il suo profilo Facebook la scelta. “Sono molto felice per l’intesa siglata con Regioni, Province, Comuni. Studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado finalmente potranno tornare a scuola. Ce lo avevano chiesto. È giusto che possano farlo grazie all’impegno di tutte le Istituzioni coinvolte. 

Si tratta di un accordo che prevede novità importanti tra cui una misura che chiedevo da tempo: il rafforzamento del sistema di tracciamento per le scuole”. L’11 gennaio dovrebbe avvenire il tanto atteso riotrno a scuola.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”