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Concorso ARS, quel titolo di studio che non ti aspetti

L’assemblea Regionale Siciliana, torna ad assumere. E questa è sicuramente una uona notizia. Nell’anno più nero della storia della nostra sfortunata generazione di millenials, arriva il concorso pubblico indetto da una istituzione regionale. Una chimera per molti di noi che hanno sempre dovuto sgobbare come pazzi per “elemosinare” bassi stipendi con condizioni indicibili, straordinari non pagati e tanta frustrazione al seguito.

Come sempre, però, c’è qualcosa che lascia un po’ perplessi. Il bando di concorso ARS ha fatto storcere un po’ il naso a molti. Il Parlamento più antico del mondo, ha indetto un concorso per 23 assistenti parlamentari.
E qual’è il requisito minimo per la partecipazione? Avere riportato la votazione di “Ottimo” all’esame di terza media!

Ora, va bene che la posizione bandita è la più bassa dell’ARS, va bene che vogliamo essere inclusivi e populisti fino al midollo, ma parliamo di un incarico pubblico retribuito con uno stipendio che la maggior parte dei giovani siciliani, plurilaureati, con master e specializzazioni di sorta, può soltanto sognare. Tranne che non decide di emigrare. E per questo tanti proprio non ci stanno.

Il limite di età per partecipare sono i 41 anni. Il sito dell’ARS, tramite cui si può fare domanda, è già stato intasato da migliaia di giovani. Attendiamo l’arrivo della data di scadenza per capire quanti saranno i partecipanti.

La polemica social sul concorso Ars

Intano le polemiche non sono si placano. Soprattutto sui social. Su Facebook questa mattina leggiamo in un post, di Marco Guerriero “(…) Dinanzi alla fame di lavoro che attanaglia la nostra isola, MUSUMECI pensa bene di stabilire che uno dei rarissimi concorsi banditi in Sicilia possa essere intasato da migliaia di partecipanti con un grado di istruzione bassissima.
Alla faccia della meritocrazia e di tutti quei giovani siciliani che, dopo essersi laureati tra tanti sacrifici, si sono dovuti trasferire al nord a cercare fortuna o, nella migliore delle ipotesi, sono rimasti in Sicilia accontentandosi di lavorare in un call center.
Una volta c’era il mercato delle vacche.
Oggi, con Musumeci, le vacche devono avere pure la peculiarità di essere poco istruite.
La vergogna continua
.”

Il post era accompagnato da questa immagine:

Diversi sono i commenti. Il popolo dei social del resto non può lasciarsi sfuggire l’occasione di dire la propria. C’è chi ipotizza ci sia qualche “amico di..” che abbia riportato la votazione massima in terza media, chi dice che questo concorso può essere un “riscatto sociale” per i più umili, e ancora, chi ironizza dicendo che il ivello di studi richiesto “…sarà rapportato al livello di certi parlamentari che siedono all’Ars”.

Insomma, mettiamola come vogliamo, fatto sta che, in questa Isola, è sempre un po’ bizzarro tutto quello che accade. Certo è che molti di noi stanno rivalutando la licenza media. Quel voto che ci è sempre sembrato così inutile e che forse avevamo anche dimenticato, oggi può essere la chiave per aprire le porte a una lunga carriera di “posto fisso” all’ Assemblea Regionale. Sembra una favola di Grimm. Invece è un’altra delle comiche siciliane. Per tenere sempre alto il morale!


Leggi anche:

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A proposito dell'autore

Da 13 anni laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ha deciso di fermarsi nella sua terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ha fondato una sua agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. E’ appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ha un debole per le giuste cause e per i Mulini a vento. Il suo sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione. Da 13 anni sono laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ho deciso di fermarmi nella mia terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ho fondato una mia agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. Sono appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ho un debole per le giuste cause e per i mulini a vento. Il mio sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione.