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Green Pass, ecco perché postare il QR-code è pericoloso

Dopo il selfie post vaccinazione, è arrivata la nuova moda di postare sui social il proprio Green Pass con tanto di QR-code. Ma attenzione, è decisamente meglio evitare: “Una miniera di dati personali”.

Il garante della privacy, Guido Scorza, ha messo in guardia sui possibili rischi che si corrono diffondendo sui profili social l’immagine del proprio Green Pass, la certificazione europea che attesta l’avvenuta vaccinazione, la guarigione o la negatività a un test per il Covid-19.

QR-code Green Pass: “Una miniera di dati personali”

Scorza ha spiegato che il QR-code del Green Pass è assolutamente personale. “È una miniera di dati personali invisibili a occhio nudo ma leggibili da chiunque avesse voglia di farsi i fatti nostri”. Attraverso il codice è, infatti, possibile sapere chi siamo, se e quando ci siamo vaccinati, quante dosi abbiamo fatto e con quale tipo di vaccino, se abbiamo contratto il Covid e quando, se abbiamo fatto un tampone e l’esito dello stesso. Tutte informazioni che non devono essere note a tutti, ma soltanto alle forze dell’ordine e a coloro autorizzati a visionarle in caso di controllo.


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Quali sono i rischi?

Qualsiasi uso diverso da quest’ultimo è dunque pericoloso per sé stessi e per gli altri. Infatti, una volta venuti a conoscenza dei nostri dati sanitari, i malintenzionati potrebbero utilizzarli per “Negare impieghi stagionali, tenere lontani da un certo luogo, insomma per varie forme di discriminazione. O anche per fare truffe mirate o per fare profilazione commerciale”. Oltretutto, diffondere i nostri dati personali potrebbe danneggiare anche altre persone, facilitando così la circolazione di QR-code falsi che finirebbero per aggirare l’obiettivo della circolazione sicura.

Come scaricare il Green Pass

Per poter avere la Certificazione Verde con validità europea, erogata dal 1° luglio, dovremo aver completato l’intero iter vaccinale. Per ottenere, invece, il documento valido in Italia, già disponibile, basterà invece che siano passati 15 giorni dalla somministrazione della prima dose. Quando il soggetto avrà raggiunto le condizioni necessarie per accedere al Green Pass, verrà inviato un sms con una password temporanea da usare per scaricare il certificato o anche per poterlo visualizzare su app (IO e Immuni). Possiamo anche chiedere aiuto al farmacista o al medico di base che stamperanno il Green Pass accedendo al sistema Tessera Sanitaria.

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A proposito dell'autore

Laureata in Giurisprudenza a Palermo con una tesi di diritto penale, non ho mai abbandonato la mia passione per la scrittura. Curiosa ed ambiziosa, cerco di rinnovarmi continuamente.