Home

“Ho donato una nuova vita a chi mi ha dato la vita” Studente dona fegato al padre

Carmelo ha salvato la vita a suo padre, donandogli il fegato. La storia di Carmelo e di papà Amedeo commuove il web e ci da qualcosa per cui sorridere e sperare. Vogliamo raccontarvela, nella ere di Storie che fanno bene al cuore, perché crediamo che dare spazio a queste notizie serva a farci stare meglio e ad avere più fiducia nel prossimo.

La storia di Carmelo e Amedeo

Carmelo ha 31 anni e studia Architettura all’Università di Palermo. E’ originario di Campobello di Licata ed è uno studente come tanti. Suo padre Amedeo vive in una precaria condizione di salute che potrebbe aggravarsi, di giorno in giorno. L’unica cosa che potrebbe salvare Amedeo è un trapianto di fegato.  Amedeo è inserito nelle liste dall’estate scorsa, ma il fegato non arriva…ci sono altri pazienti prioritari prima di lui. E la lista non scorre. E il tempo a disposizione per Amedeo è poco. A quel punto rimane una sola alternativa: trovare un donatore vivente. I medici dell’ISMETT di Palermo ne parlano ai familiari e. a quel punto,  emerge la volontà di Carmelo di sottoporsi alle visite necessarie per stabilire la compatibilità che è stata del cento per cento.

La decisione coraggiosa di Carmelo

Cermelo da sempre ha paura degli aghi e delle punture, ma non ha alcuna esitazione. Vuole sottoporsi all’intervento. La delicata operazione chirurgica è stata eseguita all’Ismett di Palermo.  Carmelo è stato otto ore sotto i ferri, Amedeo dieci. Adesso entrambi stanno bene. E Amedeo ha dentro di se un parte del fegato di suo figlio Carmelo.

Grazie alla generosità del figlio, avrà una migliore aspettativa di vita. 

Carmelo dichiara, fiero e commosso: “Ho donato una nuova vita a chi mi ha dato la vita. E lo rifarei altre mille volte”.  

Il grande gesto di altruismo del giovane non è passato inosservato. Anche nella piccola  comunità di Campobello di Licata. Il sindaco si è detto felice per la storia a lieto fine e per il bell’esempio di umanità.

Ci piace pensare che le storie come questa, che fanno bene al cuore, saranno sempre di più. Soprattutto con l’approssimarsi delle feste natalizie. E noi continueremo a scovarle e a raccontarvele, tutte quelle che possiamo. Perché è sempre bello scrivere e leggere di storie a lieto fine. Infondo, anche il Grich più imbronciato si scioglie davanti alla magia delle cose belle, come un gesto di solidarietà e amore di un figlio verso il padre.


Leggi anche:

Ai tempi del Covid, la creatività aiuta: La storia di Villa Costanza

Tamponi gratuiti in provincia nel weekend. 64 comuni coinvolti

Vaccino anti-Covid, un italiano su sei non vuole farlo


Condividi

Post correlati

A proposito dell'autore

Da 13 anni laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ha deciso di fermarsi nella sua terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ha fondato una sua agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. E’ appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ha un debole per le giuste cause e per i Mulini a vento. Il suo sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione. Da 13 anni sono laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ho deciso di fermarmi nella mia terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ho fondato una mia agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. Sono appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ho un debole per le giuste cause e per i mulini a vento. Il mio sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione.