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Il displaying di Ikea: come trasformare la casa in base ai nostri desideri

Le case in questo ultimo anno sono diventate importanti, come non lo erano mai state. Sono diventate il nostro luogo di lavoro, di studio, di fitness, di socialità virtuale. Il nostro rifugio e la nostra prigione insieme. Sicuramente sono state il luogo in cui ci siamo sentiti più sicuri.

Sono bastati appena 12 mesi e lo spazio domestico ha cambiato completamente volto. E Ikea ha ideato il suo Condomio per farci ripensare lo spazio delle nostre case e renderlo adatto non solo a ciò che dobbiamo fare, ma anche a ciò che ci piace fare.

Appuntamenti con gli esperti

Inaugura oggi, 12 marzo 2021, ed è uno spazio digitale nato per trasformare i nostri spazi fisici. Saranno 5 appuntamenti fino al 14 marzo sul canale Instagram di Ikea Italia, con esperti e influencer che sveleranno tutti i segreti di una casa organizzata, ordinata e in cui stare bene, perché ora più che mai ne abbiamo bisogno.

Per esempio, con l’insegnante di yoga @Martina_Rando si parlerà di come rendere la casa versatile conciliando lavoro e relax, con l’artista @StephanieGlitter di come esprimere la propria creatività tra le mura domestiche, con la psicoterapeuta Francesca Cenci (@drFrancescaCenci) di come vivere al meglio e con serenità gli spazi condivisi (l’elenco completo degli appuntamenti è su ikea.com).

Ecco cosa è il Displaying

«Vorremmo consigliare alle persone come stare bene in casa, parlare dell’importanza del displaying», dice Luca Battistelli, Home Furnishing Director Leader di IKEA Italia. Il displaying è la capacità di trasformare la nostra casa in modo che rispecchi i nostri gusti, i nostri desideri, la nostra personalità «Il displaying è l’ultima parte di una specie di trilogia: con il Movimento di Liberazione degli Spazi abbiamo invitato le persone a fare ordine rimettendo in circolo oggetti che non servono più. Cedendoli per esempio a qualcun altro, quindi a riorganizzare gli spazi. Ora che la casa è libera dal superfluo viene la parte più divertente: il displaying».

«Una casa – prosegue Battistelli – dovrebbe essere contemporaneamente funzionale come una fabbrica e ispirare bellezza come un museo. Dovrebbe, cioè, essere composta anche da cose che fanno stare bene, ognuno a modo suo: c’è chi si sente a suo agio se posiziona i libri in libreria in ordine cromatico, chi invece ha bisogno di un angolo dedicato alle bomboniere di famiglia. Questa è la parte più emozionale, ma non è meno importante, ora più che mai dato che tutti siamo molto più legati alla casa e il nostro modo di viverla è completamento cambiato».

Il nostro rapporto con le nostre case è cambiato

Nell’ultimo anno è mutata profondamente la nostra relazione con lo spazio, e questo non ha fatto che accelerare cambiamenti che normalmente nel mondo del design procedono molto lentamente. Questo ha cambiato anche il modo di progettare di Ikea, rendendolo ancor più flessibile: «In passato abbiamo lavorato moltissimo sulla parte razionale, proponendo soluzioni per case ben organizzate, ora invece è il momento in cui ognuno deve poter essere se stesso. C’è chi ama l’ordine e chi lo odia, e non c’è una cosa giusta o una sbagliata. L’unica cosa che conta, ora, è ascoltarsi, e questo vuol dire anche mettersi in gioco uscendo dalla propria comfort zone». 

Insomma, Ikea sempre sul pezzo! E voi siete pronti a fare il vostro displaying?



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A proposito dell'autore

Da 13 anni laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ha deciso di fermarsi nella sua terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ha fondato una sua agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. E’ appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ha un debole per le giuste cause e per i Mulini a vento. Il suo sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione. Da 13 anni sono laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ho deciso di fermarmi nella mia terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ho fondato una mia agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. Sono appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ho un debole per le giuste cause e per i mulini a vento. Il mio sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione.