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Incendi tutta la notte nel Palermitano, bruciano i boschi di Alia: in azione i canadair

Ha continuato a bruciare per tutta la notte la zona attorno ad Alia nel palermitano. Ancora questa mattina personale dei vigili del fuoco, del corpo della forestale e la protezione civile sta cercando di contenere le fiamme che hanno già divorato ettari di vegetazione. Ieri per tutta la giornata nella zona sono intervenuti anche un canadair e due elicotteri. Ieri pomeriggio gli incendi erano divampati nella zona tra Alia, Vicari, Lercara Friddi e Roccapalumba. Le fiamme erano divampate improvvisamente durante le ore di maggiore caldo in contrada Ferre, in contrada Manganaro e a Colle Paradiso. I roghi solo in parte sono stati spenti.

Ancora una giornata estremamente impegnativa, quella di ieri, per gli equipaggi dei Canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato, coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile, impegnati senza sosta dalle prime luci del giorno nelle operazioni di spegnimento dei numerosi incendi boschivi per cui si è reso indispensabile il supporto aereo alle operazioni svolte dalle squadre a terra. Secondo i dati disponibili nella serata, sono state 44 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento, di cui 10 dal Lazio, 9 dalla Calabria, 7 dalla Sicilia, 6 dalla Campania, 4 dal Molise, 3 dalla Basilicata, 2 dall’Abruzzo, una ciascuna da Toscana, Umbria e Liguria. L’intenso lavoro svolto dai piloti della flotta antincendio dello Stato ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, 13 roghi. Ma, nonostante l’impiego di tutta la flotta, a sei roghi non è stato possibile assegnare mezzi aerei e le operazioni stanno procedendo via terra. 


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Un ringraziamento a tutti volontari di protezione civile impegnati in Sicilia in questa stagione caratterizzata dalle emergenze incendi e Covid. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha accolto a Palazzo Orleans il capo della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio per incontrare una quarantina di operatori, in rappresentanza delle 7 colonne mobili provenienti da fuori regione e delle organizzazioni di volontariato siciliane più rappresentative nell’attività di spegnimento incendi. Presente anche il direttore generale del dipartimento della protezione civile regionale, Salvatore Cocina.

“Ho voluto ringraziare le squadre accorse da diverse parti d’Italia per sostenere il nostro personale nella lotta all’infernale fronte degli incendi – ha detto Musumeci – ma un sincero ringraziamento va anche alle risorse umane regionali della forestale, della protezione civile, agli amministrativi e ai funzionari, ai sindaci. A tutti coloro che sono riusciti a fare rete affinché i danni di una calamità, che non si conosceva in queste dimensioni, potessero essere contenuti. Facciamo esperienza per il futuro. Stanno cambiando il clima e i comportamenti dell’uomo. Perciò dobbiamo sederci attorno a un tavolo, Regione e Stato, e capire cosa serve. Noi – ha concluso il governatore – faremo la nostra parte in termini finanziari e di organizzazione interna. Ma serve l’intervento di Roma”.

“Grazie a chi è venuto da fuori – ha aggiunto Curcio – così come ai siciliani che sono andati in altre parti d’Italia in differenti occasioni di bisogno. Alla luce delle emergenze in corso è necessario approfondire una riflessione sulla formazione del volontariato, su come affrontare la difesa del bosco, ma anche accrescere le occasioni di gemellaggio e favorire la contaminazione di diverse esperienze. Sono fiducioso e faremo quanto necessario perché tutto questo avvenga”.

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