29 Luglio 2025

Intelligenza Artificiale e studenti: boom di utilizzo, ma pochi sanno davvero come funziona

L’84% degli studenti usa l’intelligenza artificiale per studiare, ma solo 1 su 3 conosce davvero come funziona. Privacy e tempo online le nuove sfide.

Studenti e IA
Studenti e IA – Fonte:Archivio interno

L’intelligenza artificiale è entrata di prepotenza nelle scuole italiane. Oggi, l’84% degli studenti delle scuole secondarie ha già utilizzato almeno una volta un sistema di IA generativa, principalmente per scrivere testi, cercare informazioni o preparare verifiche. Un dato sorprendente, soprattutto se si considera che appena un anno fa questo valore era inferiore della metà.

A confermarlo è la recente indagine condotta da Generazioni Connesse, il Safer Internet Centre italiano coordinato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, in collaborazione con Skuola.net, l’Università di Firenze e Sapienza Università di Roma, realizzata in occasione del Safer Internet Day 2025.

L’IA è usata per studiare, ma pochi sanno come funziona davvero

Nonostante l’uso massiccio dell’intelligenza artificiale, solo una minoranza degli studenti afferma di comprenderne il funzionamento: appena 1 su 3 conosce il concetto di machine learning, e solo il 28% sa cosa sia il deep learning. In altre parole, i ragazzi utilizzano strumenti tecnologici avanzati senza comprenderne a fondo la logica.

Una lacuna che può rivelarsi pericolosa: non conoscere i meccanismi che guidano questi sistemi può rendere difficile valutarne l’affidabilità, interpretarne correttamente i risultati e sviluppare un pensiero critico digitale.

I principali usi dell’IA tra gli studenti

Secondo l’indagine, gli studenti utilizzano l’IA soprattutto per:

  • Scrivere testi (75%)
  • Tradurre contenuti o correggere errori (quasi 40%)
  • Cercare informazioni per interrogazioni e verifiche (62%)
  • Personalizzare le tecniche di studio (33%)
  • Risoluzione di problemi di matematica (30%)
  • Generare immagini o video (7%)

In ambito scolastico, l’uso dell’intelligenza artificiale si è dunque consolidato come una risorsa trasversale, anche se il supporto ricevuto dagli insegnanti resta limitato: solo il 18% degli studenti ha ricevuto indicazioni chiare dal proprio istituto sull’uso dell’IA a scuola.

Troppo tempo online: l’altro effetto dell’intelligenza artificiale

Accanto all’entusiasmo per le nuove tecnologie, emerge un problema sempre più rilevante: il tempo trascorso davanti agli schermi. Circa 8 studenti su 10 ammettono di perdere il controllo del tempo quando sono connessi. Il 36% dichiara di superare le cinque ore giornaliere online, e un ulteriore 44% rimane collegato per oltre tre ore al giorno.

Molti ragazzi, però, sono consapevoli di questo e chiedono più formazione su come ridurre la dipendenza digitale: oltre il 50% degli intervistati vorrebbe essere educato su come gestire meglio il tempo online.

Privacy e sicurezza: preoccupazioni reali ma competenze limitate

Anche il tema della privacy è sempre più sentito dai giovani. Il 35% degli studenti dice di pensare sempre a cosa condividere online, mentre il 51% se lo chiede “spesso”. Tuttavia, solo 1 su 5 sa esattamente quali dati personali vengono raccolti dalle app installate sul proprio smartphone.

Questi dati mostrano quanto sia urgente rafforzare le competenze digitali e la media literacy, per consentire alle nuove generazioni di muoversi con consapevolezza in un mondo sempre più governato da algoritmi e intelligenze artificiali.

Le scuole si stanno attrezzando, ma serve di più

Un segnale positivo arriva dal fronte scolastico: il 71% degli studenti ha ricevuto una qualche forma di formazione sull’uso consapevole degli strumenti digitali. Tuttavia, per rispondere alle sfide poste dall’IA servono programmi più strutturati, capaci di andare oltre le competenze tecniche di base.

L’educazione all’intelligenza artificiale non può essere rimandata: si tratta di una priorità formativa per una generazione che cresce immersa nella tecnologia, ma che ha ancora bisogno di strumenti critici per governarla.

Molti l’hanno trovata in cantina: Queste vecchie lire oggi valgono una fortuna | Se ne hai una sei ricco

Classifica 2025: Le migliori università al mondo, chi scende e chi sale | Ecco le posizioni delle Italiane

LIDL | Il Riso di marca a metà prezzo: ecco chi lo produce davvero