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L’esercito di asintomatici

Se ne parlava alcuni mesi fa, se ne parla oggi e probabilmente se ne continuerà a parlare ancora. Una scoperta di questa seconda ondata pandemica è infatti l’alto tasso di persone asintomatiche che hanno contratto il virus. E la cosa è ancora più particolare se si tiene conto dell’alta percentuale: stiamo parlando di circa 59 % di persone che hanno effettuato il tampone.

Quindi, ad oggi, più della metà di contagiati non hanno sintomi, permettono al virus di entrare senza bussare. È come se queste persone, involontariamente, fossero a servizio del Covid e inconsciamente lo accoglissero, lo ospitassero per diverso tempo e si rendessero gratuitamente delle cavie, dei soldatini a suo servizio per trasmetterlo in giro ad altra gente.

È una condizione che spaventa e allo stesso tempo fa rabbia

Pensare che l’essere umano non possa avere controllo su questa propagazione ingannevole e senza il proprio volere. Senza il proprio consenso possa trasmettere il virus alle persone con cui è venuto in contatto, soprattutto alle persone più vicine a livello affettivo. E’ una cosa che spaventa davvero!

In situazioni di pericolo, la nostra incolumità viene meno a dispetto della salvaguardia di persone a noi care, che amiamo a tal punto da preservarne la salute.

In questi termini sono proprio loro in questo caso a pagarne le conseguenze. le persone che ci vogliono bene, sono quelle più a rischio . Involontariamente gli asintomatici sono portatori inconsapevoli di un male che si sta servendo del loro corpo per agire silenziosamente.

Ecco cosa spaventa!

Verso un duplice disagio

Se da un lato il virus sfrutta silenziosamente queste persone che probabilmente hanno la fortuna di non risentire dei danni apportati dall’infezione, dall’altro non è certo colpa loro.

Diventano untori senza saperlo, portatori di malattia e nel peggiore dei casi di morte; sono come delle ombre che infettano senza preavviso alcuno, diventano essi stessi la faccia di un virus traditore.

Ma tutto ciò non è nel loro controllo, non è colpa loro. Questa condizione ha quindi generato un doppio disagio per gli asintomatici: non solo infetti ma i primi a infettare.

Gli asintomatici sono le prime vittime di un virus bastardo che colpisce e non chiede comprensione, uccide e non porta rancore, lancia la pietra e nasconde la mano. Si serve dell’invadenza per tramare alle spalle, agisce in silenzio separando ciò che l’amore tiene unito.

Contro di lui possiamo solo proteggerci, seguendo le regole e le misure di cautela e protezione personale. Indossiamo la mascherina, laviamo le mani, disinfettiamole, mantineiamo la distanza di sicurezza, teniamoci lontani dalle persone che amiamo per un po’. Ognuno di noi è un potenziale asintomatico. Pensiamoci tutte le volte che abbracciamo qualcuno a cui vogliamo bene.


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