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Nonno Pasqualino, in 6 anni licenza media, diploma e ora la laurea: “Grazie a mia nipote”

Il bisnonno Pasqualino Spina è inarrestabile. Nato nel 1942 all’isola d’Elba per lui la vita è stata sempre dura, in salita e senza agi, ma con tanta forza di volontà. Alle scuole elementari l’odierno nonno Pasqualino otteneva il massimo dei voti. Poi, per aiutare la famiglia, in un periodo di ripresa dalla guerra, che investì tutta l’Europa, ha dovuto abbandonare gli studi.

“Eravamo cinque fratelli, mio padre faceva il muratore e mia madre la casalinga, anche se a volte andava a servizio da qualche signora“, racconta in merito al Corriere della Sera nella sua versione digitale lo stesso Pasqualino. Proprio tra le vie dell’isola dell’Elba si alimenta la curiosità del piccolo Pasqualino Spina. E proprio quest’ultima non l’abbandonerà mai.

6 anni e 7 mesi fa decide di riavvolgerà il filo della sua vita e di studiare. Vuole percorrere quella strada che la vita e il destino gli avevano tolto. Così grazie alla spinta delle sue figlie, dei suoi nipoti e dei suoi bis-nipoti, inizia il suo percorso scolastico dalla scuola media. Ottiene la licenza e poi punta al diploma.


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La forza del 79enne Pasqualino, in 6 anni licenza media, diploma e ora la laurea

Negli ultimi anni, invece, si impegna addirittura in un percorso universitario. Oggi all’età di 79 anni, compiuti lo scorso 3 aprile, e da bisnonno va fiero del suo percorso universitario. Pasqualino lunedì discuterà, in maniera telematica, la sua tesi per la laurea triennale in Storia moderna e contemporanea all’Università di Pisa. Tema: Napoleone e il Teatro dei Vigilanti; relatore il professore Andrea Addobati. Non poteva che decidere questo argomento il nonno nato all’isola dell’Elba.

Per lui lunedì si concluderà un percorso appassionato che lo ha portato dalla licenza media alla laurea in sei anni e sette mesi. E a sottolinearlo, orgogliosa, è anche la moglie Giuliana, accanto a lui mentre al telefono sfoglia i capitoli di una vita da romanzo. Il nonno inoltre nella sua tesi ringrazia la sua nipotina che lo ha accompagnato nel suo studio matto e disperato.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”