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Nuovo Dpcm, prorogato di 30 giorni il divieto di mobilità tra Regioni

Proroga di 30 giorni del divieto di mobilità tra Regioni. Il provvedimento, in scadenza il 25 febbraio, verrà dunque prorogato fino al 27 marzo. Lo prevede il nuovo decreto legge Covid approvato dal Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto legge Covid. Resta nelle zone gialle e arancioni la possibilità, una sola volta al giorno, di spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 22, in massimo due persone, con i figli minori di 14 anni. Questa possibilità non varrà più nelle aree rosse.

Il vertice tra Gelmini, Speranza e i governatori

Dopo la conference call tra il premier e i ministri, la ministra Gelmini e il ministro della Salute Speranza hanno informato e consultato i governatori. I presidenti di Regione hanno chiesto di inserire nella cabina di regia politica anche i ministri economici “al fine di dosare gli impatti delle decisioni sui cittadini e le imprese”.

“In via strutturale, lo stesso provvedimento che introduce restrizioni per il Paese e poi restrizioni particolari per singoli territori – si legge nel documento della Conferenza – deve anche attivare gli indennizzi e salvaguardare le responsabilità, garantendo la contestualità a prescindere da chi adotta il provvedimento”. Insomma, ristori tempestivi a qualsiasi livello per le categorie penalizzate dalle chiusure sia nazionali che locali.

“È necessario, inoltre, condividere maggiormente i provvedimenti”, insistendo sul preavviso congruo che il governo deve dare per evitare il caos come per lo sci e i ristoranti aperti/chiusi nel weekend. Anche su questo Gelmini ha dato rassicurazioni. Altra richiesta delle Regioni è un’accelerazione della campagna vaccinale.

La richiesta delle Regioni

“Si ritiene indispensabile procedere ad una revisione dei parametri e alla contestuale revisione del sistema delle zone – affermano -, nel senso della semplificazione, che passi funzionalmente anche da una revisione dei protocolli per la regolazione delle riaperture, in senso anche più stringente laddove necessario”. “Occorre in questa fase un cambio di passo che consenta di coniugare le misure di sicurezza sanitaria con la ripresa economica e delle attività culturali e sociali”. “È evidente – è la conclusione – che se la campagna vaccinale accelera, l’Rt perde progressivamente di rilevanza“.

Oggi si svolgerà il Consiglio dei Ministri al quale seguirà la Conferenza Stato-Regioni. Si va verso la riconferma della possibilità di fare visita ad amici e parenti. La regola, per ora valida fino al 5 marzo, consente di spostarsi verso un’altra abitazione privata massimo in due persone, più i figli minori di 14 anni.

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