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Palermo, eseguito primo trapianto su paziente covid

Primo trapianto paziente Covid. Eccellenza ISMETT

All’Ismett di Palermo è stato eseguito il primo trapianto su una paziente affetta da coronavirus, una donna di 41 anni. La donatrice era una giovane catanese morta a causa di un’incidente stradale, risultata positiva dopo il ricovero al reparto di rianimazione.

Primo trapianto. Kristina e la sua storia a lieto fine

A giugno, a Kristina è stato diagnosticato un tumore al fegato in fase molto avanzata. L’unica soluzione era il trapianto, così si è rivolta all’Ismett, dov’è stata messa in lista d’attesa. Avendo contratto il covid, pensava di dover aspettare che si negativizzasse.

Fortunatamente, la Sicilia è stata la prima regione italiana, con il Piemonte, ad aver attuato il protocollo del Centro nazionale trapianti, che prevede il trapianto di organi prelevati da pazienti positivi su pazienti a loro volta positivi o negativizzati. Si tratta di una possibilità data solo a chi è a rischio imminente di morte.


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“A essere sottoposta a trapianto – racconta Salvatore Gruttadauria, direttore del dipartimento per la cura e lo studio di patologie e trapianti addominali dell’Ismett – è stata una giovane paziente affetta da tumore primitivo del fegato, positiva al Coronavirus.

La donna si era negativizzata e dopo 28 giorni dalla guarigione dell’infezione era stata riattivata in lista d’attesa per il trapianto di fegato”.

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, commenta: “Questo evento assume un rilievo ulteriore, etico e scientifico, che fa onore alla Sicilia.

Voglio solo idealmente abbracciare – per il coraggio e l’altruismo dimostrati – i familiari della donatrice e rivolgere l’apprezzamento per tutti i professionisti impegnati nella delicata operazione”.

“Adesso voglio vivere ogni momento della mia vita”

Le condizioni di salute di Kristina sono buone. “La paziente è stata dimessa dopo 12 giorni dal trapianto -aggiunge il professore Gruttadauria- e dopo essere sottoposta a tre tamponi. Adesso sta bene e tornata a casa e sta seguendo l’iter normale di un trapiantato”.

Dopo il trapianto, avvenuto il 23 novembre, Kristina è stata isolata per il rischio che si ripositivizzasse. In questi giorni è stata dimessa, dopo il terzo tampone negativo. “È stata un’esperienza surreale – ricorda la paziente – ma fortunatamente adesso sto bene. Ringrazio l’Ismett, tutti i medici e gli infermieri. Adesso voglio vivere ogni momento della mia vita”.


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A proposito dell'autore

Neolaureata in Mediazione Linguistica a Unipa, dove adesso frequenta il corso di Lingue Moderne e Traduzione per le Relazioni Internazionali. Le piace cantare, suonare e scrivere. Ama le parole e le ama in diverse lingue, pensa che abbiano un grande potere. Sogna di girare il mondo e di portarsene un pezzo dopo ogni viaggio. Crede nella bontà e nell'altruismo. La sua missione è far ridere gli altri.