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Palermo in zona arancione, cosa è consentito fare e cosa no: il punto

Il tanto auspicato cambio di colore per Palermo è arrivato. Non sarà la zona gialla che consente alle attività economiche di tornare alla quasi normalità, ma alcune restrizioni verranno comunque meno. Boccata d’ossigeno per negozi, parrucchieri e barbieri, ma resta comunque vietato consumare cibi e bevande all’interno dei locali.

Di seguito una sintesi sulla normativa che da domani tornerà operativa in città:

Spostamenti e visite

Resta consentito spostarsi per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, nonché per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, comprese le seconde case. Possono entrare e uscire dai comuni e dalle province tutti coloro che saranno muniti delle “certificazioni verdi Covid 19”: quella di avvenuta vaccinazione o di guarigione, entrambe valide 6 mesi, o l’esito di un tampone antigenico o molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti. Torna possibile, all’interno del comune, andare a trovare una sola volta al giorno parenti e amici, in massimo 4 persone oltre ai minori conviventi.

Attività sportiva

È possibile svolgere attività sportiva all’aperto in forma individuale ma non sono consentiti né gli sport di contatto né quelli di squadra. Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP.
È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni a detti circoli.


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Scuola e Università

Per la scuola, valgono le stesse regole delle zone gialle: è assicurato in presenza lo svolgimento di nidi e micronidi, scuola dell’infanzia (materna), elementari e scuole medie. Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado garantiscono l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca, mentre la restante parte si avvale della didattica a distanza. All’Università esami e tesi di laurea in presenza.

Bar e ristoranti

Confermato il divieto di consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze.
Dalle 5 alle 22 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:

  • fino alle 18.00, senza restrizioni;
  • dalle 18 alle 22, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili – codice ATECO 56.3).

La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.

Negozi

Riaprono negozi d’abbigliamento, parrucchieri e barbieri. Resta comunque obbligatorio tenere conto delle misure anti-Covid, dunque obbligo di mascherine, distanziamento interpersonale di almeno un metro, ingressi contingentati, dispenser con gel igienizzanti,  la pulizia e l’igiene ambientale almeno due volte al giorno e in funzione dell’orario di apertura, nonché la garanzia di adeguata aereazione naturale e ricambio d’aria.

È inoltre obbligatorio far rispettare le altre misure anti-contagio, come l’ingresso uno alla volta negli esercizi di vicinato (fino a 40 metri quadrati), oltre a un massimo di due operatori e l’accesso regolamentato e scaglionato, in proporzione alla relativa superficie aperta al pubblico, nelle medie e grandi strutture di vendita, differenziando, ove possibile, percorsi di entrata e di uscita. A tal fine, è obbligatorio esporre un cartello che indichi il numero massimo di persone che possono essere contemporaneamente presenti all’interno dei locali.

Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

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