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Palermo. La protesta degli avvocati praticanti

Davanti al Palazzo di Giustizia, si è riunita oggi una rappresentanza di avvocati praticanti del foro di Palermo.

Nel pieno rispetto del distanziamento sociale e delle misure anti Covid-19, i futuri avvocati chiedono certezza delle tempistiche in relazione al rinvio dell’esame forense.

L’appello dei praticanti

“Ritengo sia fondamentale avere certezza delle modalità di svolgimento dell’esame al fine di sostenere prove in sicurezza. Questa emergenza richiede a mio parere un cambiamento nelle modalità di svolgimento dell’esame”. Queste le parole di Nicoletta Lauricella, avvocato praticante.

E Le fa eco Giuseppe Marinaro: “Non si possono privare 23 mila dottoresse e dottori del diritto di abilitarsi in tempi utili. I sacrifici dei praticanti e delle loro famiglie meritano maggiore considerazione da parte del governo. Chiediamo che vengano nominati più commissari per recuperare in sede di correzione degli elaborati il tempo perduto. A fine emergenza ci ritroveremo a Roma sia in piazza che in commissione Giustizia”.

L’approccio all’emergenza Covid comincia a fare acqua da tutte le parti. Perchè le carenze organizzative, i ritardi e il susseguirsi continuo di ordinanze e decreti non ci restituiranno il tempo perduto. Servono risposte. E soprattutto, nessuno deve rimanere indietro. Dunque, i sacrifici e l’impegno dei tanti avvocati praticanti e di coloro che intraprendono un percorso come questo, già complicato di suo, non posso andare in fumo, né essere resi vani.


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