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Scuola, Lagalla sulle Ffp2 in Sicilia: “Messe a disposizione, ma le scuole non le richiedono”

Roberto Lagalla, Assessore regionale all’Istruzione, ha detto la sua sulle polemiche di alcuni insegnanti. Al centro del dibattito la mancanza di strumenti di protezioni contro il Covid-19, come le importanti mascherine Ffp2.

Proprio in risposta alle accese polemiche Lagalla afferma: “È ben noto che l’acquisto e la fornitura di dispositivi di protezione individuale anti- Covid sono di competenza del governo nazionale. Esso vi provvede attraverso procedure gestite dalla Protezione civile nazionale. Tuttavia, il governo Musumeci, nel condividere l’opportuna richiesta di maggiore protezione generale di quanti, all’interno delle scuole, operano in situazioni di più elevato rischio personale, dovendo gestire alunni esentati dall’uso della mascherina, non ha mancato di autorizzare i dirigenti scolastici ad utilizzare dei fondi della Regione”.

Poi si trattano i fondi nella nota di Lagalla. “Anche per questa esigenza è esplicitamente prevista l’acquisizione di dispositivi di protezione individuale”. Al centro della manovra 24 milioni.

Le parole di Lagalla sulle Ffp2

E poi continua sulla polemica legata alle Ffp2: “Desta meraviglia che, pur potendo disporre di tali significative risorse economiche, solo la metà degli istituti scolastici abbia risposto al relativo bando, scaduto lo scorso 3 marzo. Così mancando una concreta opportunità per superare eventuali criticità finanziarie. O insufficienti disponibilità di adeguate forniture da parte dello Stato”.

L’Assessorato fa inoltre sapere che è sul punto di concludere una convenzione con il distretto siciliano della Meccatronica. Insieme si potrà garantire ad ogni istituto che ne farà richiesta, a prezzi competitivi, presidi anti-Covid realizzati in Sicilia.

Lagalla inoltre sottolinea: “Ancora una volta deve segnalarsi che le procedure per l’acquisto diretto di dispositivi non rientra tra le competenze dell’assessorato né sono reperibili altre risorse dedicate, se non quelle che, affidando le procedure alla responsabilità delle scuole, queste ultime hanno in larga misura non utilizzato. Il difficile momento che viviamo impone senso di responsabilità. E a ciascuno, secondo la propria funzione, è dato di cogliere le opportunità. Queste ultime, anche al di là delle strette competenze istituzionali, vengono messe a disposizione delle nostre comunità”.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”