20 Giugno 2025

Tra grotte bizantine, viuzze medievali: Questo borgo in Sicilia sembra uscito da un racconto

Un gioiello nascosto tra le montagne dell’entroterra siciliano: un borgo in Sicilia che con i suoi vicoli fiabeschi, la sua storia normanna e il villaggio bizantino è unico nel suo genere.

Calascibetta
Calascibetta – Fonte:Archivio interno

Nel cuore della Sicilia, a pochi chilometri da Enna, esiste un luogo che sembra fermo nel tempo: Calascibetta. Questo borgo affascinante nasce ufficialmente nel 1602 per volere del conte Ruggero d’Altavilla, ma la sua storia affonda le radici in epoche ben più antiche, come testimoniano le necropoli risalenti al X secolo a.C.

Una storia scritta nella roccia

Calascibetta si sviluppò inizialmente come base difensiva, grazie alla sua posizione strategica. Il suo ruolo fu centrale anche durante il Risorgimento, quando la popolazione partecipò attivamente ai moti contro il governo borbonico, dimostrando coraggio e spirito d’indipendenza.


Passeggiando per il borgo è facile perdersi nel tempo: le sue origini troglodite e bizantine si mescolano con l’influenza normanna, ancora visibile nella maestosa Torre campanaria di San Pietro, conosciuta anche come Torre Normanna.

Vicoli fiabeschi e panorami incantati

Non aspettatevi monumenti imponenti o attrazioni turistiche convenzionali. La vera bellezza di Calascibetta sta nei suoi vicoli stretti, nei tetti in coppi e nelle salite tortuose che regalano scorci inaspettati sul paesaggio siciliano. È come trovarsi dentro un villaggio fiabesco, dove ogni angolo racconta una storia.

Il villaggio bizantino nascosto nella roccia

Tra i luoghi più suggestivi c’è il Villaggio Bizantino di Vallone Canalotto, un insediamento rupestre unico in Sicilia. Qui, tra il VI e il IX secolo d.C., i bizantini trovarono rifugio sfruttando grotte profonde oltre 30 metri, scolpite direttamente nella roccia. Un esempio straordinario di adattamento umano all’ambiente naturale.

Il convento dei Cappuccini e la biblioteca segreta

Altro punto d’interesse è il Convento dei Cappuccini, costruito nel 1589. Un tempo ospitava 25 famiglie ebraiche, come testimoniato da un’iscrizione ancora visibile. Annessa al convento sorge la Chiesa di San Francesco, e al suo interno è custodita una preziosa biblioteca con oltre 7.000 volumi, molti dei quali risalenti al Cinquecento.

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