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Vaccini, dal 10 giugno via libera alle somministrazioni per tutte le fasce d’età

La circolare è pronta. Dal prossimo 10 giugno non ci saranno più restrizioni relative alle fasce d’età: tutti gli italiani potranno vaccinarsi. L’obiettivo? Raggiungere l’immunità di gregge per settembre.

Dal 10 giugno vaccini per tutti

Dal 10 giugno, tutti potranno prenotarsi per ricevere la loro dose di vaccino anti-Covid, senza più alcuna restrizione d’età. L’obiettivo è quello di concedere l’accesso alla vaccinazione anche agli italiani sotto i 40 anni, cosicché le Regioni vadano di pari passo nel proseguimento della campagna vaccinale. Inoltre, si cerca per quest’ultima una notevole accelerazione in vista della stagione estiva. A breve arriverà il via libera dell’Ema alla somministrazione del vaccino per bambini e ragazzi da 12 anni in su.

Vaccini: le dosi a disposizione

La circolare del Commissario Figliuolo, tuttavia, potrebbe entrare in vigore anche prima della data prestabilita. Per il mese di giugno, infatti, saranno a disposizione oltre 28 milioni di dosi. Ed entro qualche giorno arriveranno 8,5 milioni di dosi che completeranno, invece, la fornitura di maggio.


Leggi anche: Sicilia, parte la vaccinazione dei maturandi: date e info sulle somministrazioni


La campagna vaccinale in Italia

Il Generale Figliuolo, nell’annunciare il “liberi tutti” alla vaccinazione dal prossimo 10 giugno, riassume il quadro generale della campagna vaccinale: “Sugli over 80, che è la categoria più a rischio, abbiamo vaccinato oltre il 90%, ne mancano all’appello 460mila. Per gli over 70 siamo all’80% e ne mancano 1,2 milioni, sugli over 60 siamo a oltre il 65% e ne mancano all’appello 2,6 milioni, considerando la platea calcolata su tessera sanitaria“. Il Commissario invita in queste settimane a rispettare la priorità degli over 60, la fascia d’età più indietro con la somministrazione del vaccino. Va, invece, avanti di gran passo la campagna vaccinale per le categorie over 50 e 40.

Vaccini in vacanza?

Altra questione da dover affrontare è quella dei richiami per chi è in ferie, lontano dalla propria residenza. Figliuolo aveva dichiarato di non predisporre un piano in tal senso, invitando la popolazione a programmare le proprie vacanze in base al proprio appuntamento vaccinale. Ma nulla è ancora deciso. Una circolare, diramata già da tempo, prevede che chi ha in programma un lungo soggiorno, pari ad almeno tre settimane, potrà tranquillamente ottenere l’assistenza sanitaria, e dunque la seconda dose. Per i soggiorni più brevi, si è in cerca di un compromesso nei prossimi giorni.

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