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Oggi è l’Hamburger Day, ma a Palermo preferiranno sempre u pani ca’ meusa

Oggi, 28 maggio, si celebra il panino più famoso al mondo: l’hamburger. Quella pagnotta che negli anni è diventata simbolo degli USA. Una vera istituzione, ma non per i palermitani. Il loro amore e credo andrà sempre e solo per il pane ca’ meusa e il pane con panelle e crocchè. 

Sono vastasi, unti ed eccitatori naturali delle papille gustative di chi vive a Palermo. Chi vende di solito u pani con panelle e crocchè, vede anche pane ca’ meusa, e viceversa. Ma non è sempre così. I locali che li preparano si possono trovare un po’ da per tutto. Possono essere eleganti o rustici, in mezzo alla strada o in un vicolo nascosto della città. Il risultato non cambia.

Il primo, il pane ca’ meusa, di solito viene servito su una pagnotta. E se si vuole si può anche aggiungere il caciocavallo o la ricotta, per i veri intenditori. All’interno del panino sono imbottiti pezzetti di milza, polmone e, talvolta, trachea di vitello (scannaruzzatu in dialetto).

Colui che lo vende a Palermo è un’istituzione. Si definisce mevusaru. E si serve di un’attrezzatura caratteristica: una pentola inclinata, con lo strutto bollente nella parte bassa. Mentre in alto attendono le fettine di interiora che verranno soffritte al momento della vendita. In seguito il mevusaru adopera una forchetta a due denti, che serve per estrarre le fettine dal grasso di cottura, che vengono rapidamente scolate e inserite nel panino privato dell’eccesso di mollica.


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I palermitani preferiranno sempre u pani ca’ meusa o con panelle e crocchè

Infine avviene una scolatura del grasso di cottura mediante rapida strizzatura del panino, talvolta con l’ausilio di carta assorbente. Una volta cunzato (condito) secondo le preferenze dell’avventore, il panino viene servito caldo, in carta da pane o assorbente.

Stessa cosa capita per il suo gemello siamese, che al suo interno vede crocchè e panelle. Per un mix di colori che porta subito la mente a Palermo. Un componente del panino palermitano, le panelle,è fatto con farina di ceci, le crocchè, invece, sono realizzate con le patate. Un ossimoro in bocca al palato.

Coloro che li vendono vengono chimati panellari. Il pane con panelle e crocchè è una specialità apprezzata in ogni parte del mondo e ha reso Palermo fiera in tutto il globo terrestre. È un piatto molto saporito che non ha nulla da invidiare ai fast food importati dall’oltreoceano, decisamente più elaborati ed anche meno sani. 


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”