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Borse di studio. Il chiarimento del comitato “Idonei allo studio”

Arriva una nota di puntualizzazione degli studenti aderenti al Comitato studentesco “Idonei allo Studio” nella quale chiariscono, tra le altre cose, i toni usati nella loro precedente nota (QUI). In quest’ultima nota, nella quale si rivolgevano, forse un pò troppo duramente all’assessore regionale all’istruzione e alla formazione professionale Roberto Lagalla, avevano espresso tutta la loro contrarietà ad uno scorrimento parziale della graduatoria dell’ERSU (QUI). Questo aveva portato ad una precisazione da parte dell’ente (QUI), il quale sostanzialmente precisava che lo scorrimento realizzato, altro non è che la prima tranche di uno scorrimento che dovrebbe completarsi dopo la pubblicazione della finanziaria regionale recentemente approvata. Ecco la nota:

“Vorremmo puntualizzare che ciò che motiva il nostro agire è la volontà di ottenere risposte concrete. Non soltanto per una parte della popolazione studentesca, ma per tutti e tutte. Gli esclusi dalle borse di studio sono, al momento, oltre quattromila. I costi del percorso universitario di questi studenti e di queste studentesse gravano ancora integralmente su un bilancio familiare comprovatamente scarso, talvolta scarsissimo. Sappiamo che nelle fasi emergenziali, come quella che stiamo attraversando, sono le fasce sociali più vulnerabili a pagare il prezzo maggiore in termini socioeconomici. È proprio a queste categorie che si dovrebbe rivolgere l’Ersu, ma l’azione rimane sempre monca, inefficiente, nonostante l’emergenza sociale. Questo stato di cose ci sembra meritevole di attenzione, evitando di tacere ignorando i fatti: ossia che a sette mesi dall’inizio dell’anno accademico migliaia di studenti aventi diritto attendono ancora la provvidenza politica. Tutto questo ci svilisce molto e ci sfiducia. Dato questo stato di cose, le dichiarazioni vittoriose dell’Assessore Lagalla sono state percepite come offensive da chi ancora attende risposte o ne riceve di insoddisfacenti. Il nostro silenzio degli ultimi mesi – dall’inizio delle proteste dell’autunno scorso – è prova del fatto che le nostre azioni non hanno scopo propagandistico e che la nostra vertenza non è viziata da alcuna faziosità. Abbiamo promesso ai nostri colleghi che ci saremmo battuti per ottenere una copertura totale dei benefici per gli aventi diritto, promettendo di non accontentarci di compromessi al ribasso, oggi non vogliamo tradire quella promessa.

In attesa della finanziaria regionale, teniamo alta l’attenzione sul tema del diritto allo studio universitario a Palermo. Solo dopo la pubblicazione della legge potremo, se ce ne sarà motivo, festeggiare una pagina nuova dell’Ersu Palermo. Ci auguriamo davvero che questo segnale arrivi.”

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