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Crisi di governo, Giuseppe Conte rassegna le dimissioni al Colle: consultazioni fino a venerdì

Crisi di governo – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rassegnato le dimissioni al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Domani partiranno le consultazioni e si concluderanno venerdì.

Le consultazioni avranno inizio nel pomeriggio di domani, mercoledì 27 gennaio. Il calendario delle consultazioni sarà reso noto attraverso l’Ufficio Stampa. Lo si legge in una nota del Quirinale diffusa al termine del colloquio.

Si è conclusa intorno alle 10 di questa mattina la riunione del Consiglio dei ministri. Il presidente del Consiglio Conte ha comunicato ai ministri, a quanto si apprende, la decisione di recarsi al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni.

L’arrivo di Conte al Quirinale – Video dell’agenzia Vista

Ringrazio l’intera squadra di governo, ogni singolo ministro, per ogni giorno di questi mesi insieme“. Lo avrebbe detto, a quanto si apprende, il premier Giuseppe Conte comunicando la sua decisione di rassegnare le dimissioni. Il Consiglio si è chiuso con un momento “molto affettuoso” e gli applausi dei ministri al presidente del Consiglio.

Crisi di governo, le reazioni minuto per minuto

Ore 9.39. “Per un Governo di unità nazionale il Conte Ter “in tutta franchezza non mi pare la via più lineare, con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte non ho nessuna ruggine, non ho pregiudiziali, deciderà Mattarella”. Lo sostiene il presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo! Giovanni Toti stamani ad Agorà su Rai 3. “Dico che non può essere l’allargamento di questa maggioranza. – commenta – Un Governo di salute pubblica vuol dire un appello a tutte le forze politiche, coinvolgere anche la Lega o chi ci vorrà stare. Poi chi non vuole, se ne tirerà fuori. Ma ritengo che i miei alleati ci debbano stare. Vuol dire ministri di alto profilo”.

Ore 9.53. “Il Partito democratico si è fatto carico di grandi responsabilità dal primo giorno di governo, lo ha fatto nel periodo della pandemia e quando Renzi ha deciso di aprire la crisi, il Pd ha continuato a portare sulle proprie spalle la grande responsabilità di questo tempo. Credo che chi ha aperto la crisi debba dare notizie delle ragioni dell’apertura della crisi e debba informare e dare eventuali proposte e garanzie al Presidente della Repubblica che aprirà le consultazioni”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ai microfoni di “Breakfast Club” su Radio Capital.

Ore 10.02. “Io sto con Conte, vediamo se qualcuno non ci sta” “Se sto con Conte? Si. Qualcuno nella maggioranza non ci sta? Adesso vediamo”. Queste le parole di Pierluigi Bersani (LeU) fuori dalla Camera dei Deputati il giorno delle dimissioni del Presidente Conte.

Ore 10.20. “È un’ipotesi in campo” che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dimissionario vada al Quirinale per formare un nuovo Governo, e “l’unica credibile perchè Conte possa avere un nuovo Governo a sua guida. Devo dire che è uno spettacolo tristissimo per il Paese”. Lo ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga a Mattino 5 su Canale 5. “Se la logica è – ha osservato – ‘cambiamo un governo tenendo per la terza volta lo stesso presidente del Consiglio ma con la possibilità di spartirsi di più gli incarichi penso che sia un problema per il Paese, indipendentemente dal colore politico del Governo”.

Ore 10.36. “Conte fa bene oggi a dimettersi, perchè le sfide che il Paese ha davanti sono difficili e impegnative, e oggettivamente non si potevano affrontare con una maggioranza raccogliticcia, fragile, con una maggioranza nei fatti divisa o frutto di un reclutamento estemporaneo in Parlamento”. Lo ha detto Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo a Mattino 5 su Canale 5.

Ore 12.17. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha riunito per le 12 il Consiglio federale della Lega. Si discuterà delle prossime mosse del centrodestra e su come si andrà al Quirinale. Secondo quanto riferisce un ‘big’ del partito di via Bellerio al momento l’ipotesi è che le forze di opposizioni vadano separate al Colle. Ma sarà decisivo il vertice della coalizione che si terra’ nel pomeriggio. La posizione di FI diverge con quella della Lega e di Fdi che ormai puntano solo al voto, non prevedono nè un ‘Conte ter’ nè alternative.

Ore 19.00 “In un momento in cui è necessario correre per continuare ad assicurare un adeguato sostegno a lavoratori, famiglie e imprese, tutelare la salute dei cittadini e lavorare al rilancio dell’economia con il Recovery plan, il Governo è bloccato da una crisi incomprensibile e lontana dai reali bisogni dell’Italia”. Lo scrive la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, in un post su Facebook. “Per me, e per il MoVimento 5 Stelle, la priorità è e resta una sola: mettere in campo misure concrete nell’esclusivo interesse dei cittadini. In questa prospettiva, il presidente Conte ha rappresentato e rappresenta la migliore garanzia di sintesi e di equilibrio per il Governo del Paese. Continuiamo a essere al suo fianco, con unità e coesione”, conclude.

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