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Dpcm, zone rosse e chiusure nei weekend: ecco le nuove misure

Il primo Dpcm di Mario Draghi è già in vigore ma potrebbero esserci delle modifiche. Sembra infatti che l’orientamento sia quello di far passare una Regione in zona rossa e di inasprire le regole nei weekend in tutte le regioni italiane. Il nuovo decreto legge dovrebbe arrivare dunque venerdì dopo l’arrivo dei nuovi dati che daranno una migliore fotografia del quadro epidemiologico e l’interlocuzione con le Regioni.

Intanto si allungherà il periodo dello stop alla circolazione. Scade il 25 marzo, si arriverà probabilmente perlomeno fino al termine del Dpcm che è entrato in vigore il 6. Il decreto per ulteriori strette potrebbe portare a norme più rigide in vigore da lunedì.

Ulteriori valutazioni dunque ci saranno oggi ma in ogni caso la decisione di attendere i nuovi dati non dovrebbe frenare l’ulteriore irrigidimento delle misure. Preoccupano i dati delle terapie intensive e anche le regioni hanno lanciato l’allarme sul peggioramento della situazione.

Nuovo Dpcm, potrebbe scattare la chiusura di bar e ristoranti nel weekend

La misura più drastica è quella della chiusura dei bar e i ristoranti nel fine settimana. Il parametro deciso per la scuola, ovvero quello dei 250 contagi per 100 mila abitanti, sarà decisivo per la ‘colorazione’ di una regione in una fascia differente.

“Chiusure nei weekend? Nessuno di noi fa salti di gioia. Ma dobbiamo essere onesti intellettualmente e dire che il liberi tutti significherebbe non avere posti negli ospedali per quelli che si ammalano”. È quanto afferma il presidente della regione Veneto Luca Zaia in un’intervista al Corriere della Sera.

Il governatore ritiene però che “chiedere altri sacrifici ai cittadini non possa più essere una cambiale da firmare in bianco”. “I cittadini sono angosciati dalla mancanza di reddito da una parte e sconcertati da notizie di ogni tipo dall’altra. Qualunque iniziativa del governo sarà efficace soltanto se potrà garantire un reddito, dei rimborsi e anche una prospettiva. Magari partendo da bar, ristoranti, palestre, spettacoli: i simboli di quest’incubo”, ha commentato Zaia.

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