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In spiaggia col Covid, tutto quello che mancherà nell’estate dei palermitani

Il 16 maggio dovrebbe ripartire la stagione balneare. Con perplessità, non sapendo nulla di ciò che accadrà il giorno seguente per l’estate dei palermitani. In questo modo si fa ripartire uno dei motori che in termini di profitto fa acquisire di più all’intera isola. 

Una recente ricerca fatta da Cna Balneari Sicilia sostiene che 4 imprenditori su 5 saranno pronti per la stagione turistica solamente alla metà di giugno. I cittadini comunque non si fermano. Tanto che la scorsa domenica un bagno di folla, malgrado l’ordinanza orlandiana, ha riempito il litorale palemitano. C’è voglia di normalità, anche se questa potrà riprendere solo a gocce, e non a cascate.

La rivoluzione a Mondello partirà dalle cabine, ridotte a sole 150 unità. Quelle capanne, tanto odiate quanto amate, non riempiranno più la vasta area palermitana con le sue acque basse. Finiranno quei banchetti al mare che vedevano come portate principali, sotto un sole cocente e 40 gradi all’ombra, paste al forno, caponate, parmigiane di melanzane, panini con la frittola, e tutto ciò che aumenta il colesterolo in maniera esponenziale.

Si vedranno meno quei super assembramenti, che ora si possono chiamare così, sopra l’806, il bus che collega Mondello al centro città. Si narra che molti abbiano deciso di prendere la patente con il comandamento: “Mai più lì sopra, mai più”. Sudore, sale, intere bancarelle con “bracciali, pallone, racchette”, borse frigo pesanti almeno 30 kg riempivano più dei passeggeri a bordo. Oggi la situazione sarà diversa, almeno si promette. L’Amat ha informato che come l’anno scorso i controlli saranno serrati per aver un controllo maggiore sui contagi.


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Tutto quello che mancherà nell’estate dei palermitani

Finiranno, forse, le partite a suon di schiacciate con i Supersantos, nemici delle signore vogliose di tintarella e abbronzatura e dei vecchetti pronti a sbancare con la briscola insieme ad altri pensionati. Saranno diverse le rime e giochi di parole degli ambulanti di cocco, ciambelle frittissime, “pollanche” e “acqua, birra, coca”. Con la mascherine aumenterà la difficoltà di far capire la propria comunicazione per attirare il cliente a suon di urla, così da incrementare le vendite del proprio prodotto prelibato. 

Quest’anno l’estate in Italia partirà col freno a mano. Ci sarà più o meno lo stesso modus operandi dello scorso anno, col fine di bloccare una possibile risalita dei contagi post-estate. La Sicilia si prepara, si lustra, si fa bella per apparire al meglio in uno dei settori che fa da fiore all’occhiello per la Sicilia e per tutto il resto dello stivale.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”