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“LaBellaMafia”: un altro brand che tenta di lucrare su una ferita ancora aperta

Arriva il brand sportivo “LaBellaMafia”. Ricordate quel ristorante di Francoforte dove l’immagine dei giudici Falcone e Borsellino era stata utilizzata a fini commerciali per aprire un localeva tema “mafia”? Si, proprio quel posto in cui anche i nomi dei piatti ricordavano il dolore e la sofferenza portata da questa organizzazione criminale e che, per fortuna, dopo tante polemiche e ricorsi ha cambiato nome?


Leggi anche: La pizzeria tedesca Falcone e Borsellino cambia nome: “Non volevamo offendere”


L’abbigliamento “LaBellaMafia”

Beh, oggi ci troviamo in una situazione simile, made in Brasile però. Paese che è riuscito a far spopolare un nuovo brand di abbigliamento sportivo chiamato “LaBellaMafia”. Ma non finisce qui.

Il brand sudamericano vanta un profilo instagram con oltre 800.000 follower, molti dei quali italiani. Sicuramente persone che non si rendono conto di quanto un nome del genere possa ferire l’orgoglio e l’animo di chi per anni ha lottato contro questo fenomeno.

Come se non bastasse, i loro prodotti sono anche distribuiti in Italia da un’azienda con sede a Parma.

Le reazioni a LaBellaMafia

 Lo stesso Antonio Ferrante, presidente della Direzione regionale del Pd Sicilia, ha affermato che l’azienda di Parma parla del marchio “LaBellaMafia” come leader nel settore dell’abbigliamento fitness. Una cosa che, se messa a confronto con la pizzeria tedesca “Falcone e Borsellino”, risulta ancora più grave. Non si può pensare che un brand con un nome simile possa riscuotere tale successo in Italia!

Sarebbe come prendere in giro coloro che hanno lottato e ci hanno messo la faccia e la vita, per combattere tale organizzazione criminale. Ferrante ha anche affermato che si attiverà immediatamente per monitorare in maniera continua tutti gli imprenditori che, per un motivo o per un altro, abbiano intenzione di lucrare su una tematica che ha ferito migliaia di siciliani, e che ogni italiano, a prescindere dal luogo in cui si trova, porta nel suo cuore. Inoltre, si è posto l’obiettivo di fermare l’operato del brand almeno in Italia, che per la lotta alla mafia, ha pagato un caro prezzo negli anni.


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A proposito dell'autore

Sono laureato in Lingue per la Comunicazione Interculturale e d’Impresa presso l’Università degli Studi di Siena. Sono originario di Partinico (PA), ho 24 anni, e da qualche anno ho iniziato a coltivare la passione per la scrittura. I diversi lavori che ho svolto dopo il diploma e durante la carriera universitaria mi hanno fatto capire che avevo bisogno di ulteriori stimoli e volevo approcciarmi al lavoro in un modo diverso. Così ho deciso di dedicare il mio tempo ad attività di copywriting e diversi progetti legati al mondo digitale, motivo per cui ho deciso di intraprendere un percorso di collaborazione con Younipa, sicuro del fatto che mi aiuterà ad ampliare le mie conoscenze e capacità.