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Niente aerei? Studente palermitano torna in bici dall’Erasmus

Quella di Pietro Terranova, è una storia davvero inusuale e affascinante. Pietro, 25 anni, studente di Ingegneria meccanica, si trovava a Lublino in Polonia per il suo Erasmus. Il viaggio di ritorno verso Palermo? In bicicletta, 2742 km, in una settimana.

“Ho portato con me biancheria, tre pantaloncini, tre magliette e l’impermeabile per proteggermi dalla pioggia” dice il giovane palermitano ai microfoni di Palermotoday.it

Come tutto è iniziato

Nuotatore e appassionato di vela, Pietro Terranova non aveva mai percorso tanti chilometri in sella ad una bicicletta. «Quando ho deciso di programmare questo viaggio ho iniziato ad allenarmi con le bici del bike sharing – racconta – Per un mese ho cercato di prepararmi al meglio».

Dopo una serie di cancellazioni di diversi voli aerei, l’acquisto di una bici e la pazza idea di ritornare nella sua Palermo su due ruote. Dalla Polonia a Palermo.

 “Dopo la quarantena – dice a PalermoToday.it – ho deciso di fare un viaggio alla scoperta del territorio, perché spesso ci si concentra poco o niente sul percorso e troppo sulla meta”.

Pietro non ha avuto in passato alcun esperienza con il ciclismo, ma ama tantissimo lo sport, a 360 gradi: “Ho iniziato affittando le bici con il bike sharing in Polonia. Poi ho deciso di fare questo viaggio in bici e ho comprato una Cannondale con forcella in carbonio e telaio in alluminio che pesa circa 9 chili. Ho spedito la maggior parte delle cose e viaggio leggero. Ho portato con me biancheria, tre pantaloncini, tre magliette e l’impermeabile per proteggermi dalla pioggia.

Da Lublino, città al confine ucraino, è partito lo scorso 1 luglio. Attraverserà quattro Stati prima dell’arrivo in Sicilia previsto tra il 23 e il 25 luglio. « L’idea è nata durante il periodo della quarantena – racconta il giovane palermitano – Un giorno, mentre parlavo al telefono con mio zio, scherzavamo sul fatto che avrei dovuto trovare un mezzo alternativo all’aereo per tornare a casa. Era il periodo in cui le compagnie aeree si erano fermate cancellando quasi tutti i voli».

Le prossime Tappe

Le prossime tappe prevedono Repubblica Ceca e Austria. Ogni giorno Pietro pubblica tantissime storie Instagram e svolge quasi quotidianamente una diretta, nella quale racconta la sua esperienza giornaliera.

“Vado decidendo di giorno in giorno e mi alzo alle 4 per proseguire il viaggio. La sera preparo l’itinerario per l’indomani, calcolando una media quotidiana di circa 120-150 chilometri, anche per capire dove prenotare una stanza in hotel o in appartamento. Poso la bici, vado al supermercato a comprare qualcosa e poi in camera. Lunedì vorrei arrivare a Vienna, poi ci sarà il primo bivio: Slovenia o Croazia. Una volta arrivato a Zara prenderò il traghetto che mi porterà ad Ancona e anche li avrò due opzioni: costa adriatica o costa tirrenica. Sono partito da due giorni ma cerco di alzare sempre il ritmo. Di tanto in tanto -conclude Pietro – mi fermo, improvviso un riposo su un tappetino che ho con me e mangio qualcosa che mi dia energia, come una banana o altro”.

L’idea goliardica è diventata così realtà. Sveglia alle 4 del mattino, casco e tuta da ciclista, tre borracce d’acqua e due borsoni con il minimo indispensabile: magliette, pantaloncini, impermeabili vari per ripararsi dalla pioggia. E via ogni giorno a percorrere in media 160 chilometri tra i paesaggi di Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia e Croazia, prima di giungere all’imbarco del traghetto che lo riporterà in Italia. « Arriverò ad Ancona in nave e da lì proseguirò verso sud. Adriatico o Tirreno, devo ancora decidere il tragitto da fare per arrivare a destinazione».

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Still on track! ?? #bikepacking2020 -IL TOUR-

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