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Non è uno scherzo: il pubblico di Sanremo starà su una nave in isolamento

Sanremo. Da mesi aleggiava nelle cronache di giornali e siti il fatto che il pubblico del teatro Ariston, per il festival di Sanremo 2021, sarebbe stato messo in isolamento su una nave per i 5 giorni della kermesse. E a parte gli scherzi l’operazione sembra che stia davvero girando nei corridoi di Viale Mazzini,  con il grosso sostegno al 100% di tutta la dirigenza Rai. 

A Sanremo i posti a sedere, nel teatro ligure e palcoscenico dell’evento musicale più importante dell’anno, saranno di meno e quei pochi dovranno farsi una sorta di semi-quarantena su una nave. La crociera avrà tutto quello che serve e i massimi comfort. Il soggiorno sarà di circa una settimana e per le 5 serate la nave, presa in affitto dalla Rai, ormeggerà nella città dei fiori per far scendere sulla terraferma i suoi ospiti. A darne ufficialità il conduttore del prossimo Festival di Sanremo Amadeus, che intervistato su Radio Zeta ha dichiarato: “L’ipotesi della nave da crociera è reale? “Assolutamente sì”. L’argomentazione di Amadeus sembra netta e ribadita molte volte in vari interventi: “Sanremo senza pubblico non si può fare!”.

Sanremo senza pubblico non si può fare

“Il Sanremo che vogliamo offrire, e che spero di offrire, al pubblico è ancora più importante di quello dell’anno scorso. Perché solo così diamo una risposta al desiderio di rinascita”. Quanto allo show televisivo che verrà costruito intorno alle canzoni in gara, “il grosso lo costruiamo da gennaio”, ha detto Amadeus. “Avendo 26 cantanti in gara, avremo probabilmente qualche ospite in meno. Ma ci sarà un grande spettacolo”. Inoltre ci sarà un palco all’esterno del teatro per unire gli italiani con i cantanti in gara. 

I pochi eletti di Sanremo che scenderanno sull’arca di Sanremo si devono ancora conoscere. Di certo non dovranno avere problemi con il mal di mare, altrimenti saranno guai.


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No-Vax. Quindi fatemi capire…eravate sempre voi…


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”