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QS World University Rankings. La classifica più consultata al mondo. Ecco come è andata alla siciliane

Il Politecnico di Milano primo tra le italiane. Balzo in avanti Alma Mater di Bologna. Rientro del della “Sapienza” nelle top 200.

Nella classifica globale Qs World University Rankings 2021, la più consultata al mondo, giunta alla 17esima edizione, compaiono 36 atenei italiani tra i mille selezionati, di 93 nazioni.

Il risultato più sorprendente è quello del Politecnico di Milano, al 137esimo posto e per il sesto anno consecutivo miglior università Italiana, secondo le opinioni dei 100mila accademici e 50mila manager e direttori delle risorse umane interpellati nel mondo. L’ateneo milanese risale la classifica di ben 12 posizioni. Una progressione costante sin dal 2014, anno a partire dal quale il Politecnico ha guadagnato 93 posizioni senza mai retrocedere». Alle sue spalle, l’Università di Bologna, 160esima, con un salto in avanti di diciassette posizioni: «Considerando che nel mondo esistono circa 26 mila università, rientriamo nell’1% dei migliori atenei a livello globale», dicono all’Alma Mater. Per reputazione accademica Bologna è al 69esimo posto a livello mondiale: un risultato di grande rilievo se consideriamo che rispetto ai primi del ranking la nostra università ha circa il doppio degli studenti e metà dei docenti». Subito dietro Bologna c’è la Sapienza, al 70esimo posto. Entrambe, per apprezzamento della comunità accademica internazionale superano il «Poli» di Milano, 97esimo, che invece brilla soprattutto nel parametro «Employer Reputation» (70esima posizione), confermando la qualità dei laureati come proprio punto di forza. (Corriere.it)

Medaglia di bronzo per la Sapienza di Roma, che rientra tra le top 200, al 171esimo posto. Il Politecnico di Torino avanza di ben quaranta posizioni e va ad occupare il gradino numero 308. Per sedici Università italiane la collocazione è invariata rispetto allo scorso anno; tredici salgono in classifica, tre scendono e quattro sono new entry: l’Università Vita-Salute San Raffaele che debutta al 392esimo posto, la Libera Università di Bolzano (601-650), l’Università della Calabria e l’Università Politecnica delle Marche (801-1000).

Bicocca, Cà Foscari e Federico II

In «Academic Reputation» migliorano trenta università italiane; nell’apprezzamento dei recruiter internazionali peggiorano, invece, 32. Fanno eccezione il Politecnico di Torino (308esima) che sale di due punti, per questo parametro, al 162 posto. E l’Università Cà Foscari di Venezia (tra la posizione 750 e la 800 in classifica globale) che guadagna 34 posti e va al 438°. Tra le altre italiane, Milano-Bicocca è prima in casa e 115esima al mondo per quanto riguarda le «Citations per Faculty» – indicatore che misura l’influenza della ricerca prodotta – seguita dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, 134esima.

Chi cresce di più

L’Università Vita-Salute San Raffaele è prima in Italia e 37esima al mondo per proporzione tra docenti e studenti (Faculty/Student) dove segue, a distanza, l’Università Cattolica del Sacro Cuore (490esima). Per proporzione di docenti internazionali, avanti a tutte c’è la Libera Università di Bolzano (131esimo posto), mentre per studenti internazionali, il primato è del Politecnico di Milano (290esimo). Di tutti gli atenei entrati in classifica quello che cresce di più è l’Università di Milano-Bicocca, che guadagna oltre 60 posizioni e passa dalla fascia 591-600 alla fascia 521-530. Balzo avanti anche per l’Università di Napoli Federico II in crescita di 48 posizioni dalla 424 alla 392. L’Università di Trento e l’Università di Pisa entrano tra le Top 400 al mondo, classificandosi entrambe al 389° posto, salendo rispettivamente di 37 e 33 posti.

Le top nel mondo dal Mit alla Tsinghua

Il Massachussetts Institute of Technology (MIT) è risultato la migliore università del mondo per il nono anno consecutivo e in nomi non cambiano anche per gli altri campioni: Stanford University seconda e Harvard terza. Quarto il California Institute of Technology (Caltech). Ben dieci posizioni tra le prime venti sono dominate da istituzioni americane, cinque da britanniche. E’ inglese la prima delle europee, Oxford, che però scivola dal quarto al quinto posto. La sua concorrente connazionale, Cambridge, rimane al settimo posto. La migliore università dell’Europa continentale è l’ETH di Zurigo, che mantiene il sesto posto. Una conferma per le due migliori asiatiche: la National University of Singapore, 11esima e la Nanyang Technological University (sempre della città-Stato) tredicesima. Prosegue l’ascesa (15esima posizione era 16esima) dell’unica cinese tra le prime venti: la Tsinghua University.

Le università Siciliane

Tra gli atenei siciliani l’Università di Messina resta fuori dalla classifica. Palermo e Catania mantengono lo stesso ranking. L’università di Catania stacca Palermo soprattutto per quanto riguarda l’attività di ricerca, valutata “molto alta” mentre è assente per quanto riguarda Palermo. Catania supera l’Università di Palermo anche per numero di studenti superiori alla laurea di primo livello e per numero di studenti internazionali.

Università di Palermo

Le prestazioni dei due atenei sono decisamente inferiori di quelli registrati dalla recente classifica CWUR 2020 Palermo, dove Unipa si era posizionata 570° al mondo e 28° a livello nazionale, mentre UniCt si collocava al 456° posto mondiale e alla 20° posizione nazionale.

Università di Catania

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