Nuove assunzioni in arrivo alla regione. Per favorire l’utilizzo dei fondi europei per la ripresa e...

Nuove assunzioni in arrivo alla regione. Per favorire l’utilizzo dei fondi europei per la ripresa e dei programmi comunitari ordinari la pubblica amministrazione sarà affiancata e rafforzata dall’arrivo di 300 laureati. Verranno assunti nell’ambito di materie giuridiche, tecnico-ambientali o economiche.

E’ stato stabilito da un articolo della finanziaria regionale, approvato all’Ars. La novità della nuova disposizione legislativa, rispetto a quella originaria, sta nel fatto che i neoassunti potranno essere impegnati anche nei Comuni che hanno una carenza di organico tecnico. Il costo previsto della manovra è di 27 milioni di euro annui complessivi. Dunque un costo lordo procapite di 90 mila euro.

Le dichiarazioni

A tal proposito il deputato PD Michele Catanzaro, esprime soddisfazione e afferma: «La norma che consentirà alla Regione di utilizzare 300 laureati. Daranno supporto organizzativo alla spesa dei fondi extraregionale è una boccata d’ossigeno per un’amministrazione al collasso». «Abbiamo proposto e sostenuto una norma di buon senso – continua Catanzaro – che risponde alla necessità di reclutare figure specialistiche in possesso di competenze utili alla gestione dei fondi europei. Assumere rapidamente laureati in materie giuridiche e tecniche da impiegare per il prossimo triennio garantirà il necessario supporto specialistico. Indispensabile per l’attuazione concreta dei progetti e risponderà inoltre alle necessità di tanti Enti locali che da tempo richiedono figure specialistiche nel campo della progettazione e della programmazione dei fondi».

«Una ottima notizia – ha detto Marianna Caronia – che dà risposta ai tanti appelli che arrivano ormai quotidianamente dagli enti locali e dagli uffici della stessa Regione. Sempre più alle prese con carenze di organico. Soprattutto per le figure più tecniche e qualificate per la programmazione e gestione dei fondi europei. Avviare subito queste assunzioni permetterà di non farsi trovare impreparati di fronte alla nuova programmazione comunitaria. E darà una piccola risposta alla sempre più grave grave drammatica crisi occupazionale che colpisce la Sicilia. Soprattutto fra i giovani più qualificati».

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