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Solitudine da lockdown? Istituita la figura «compagno di coccole»

Arriva il compagno di coccole – Ci abbiamo scherzato su, ne abbiamo sentite di ogni, ma la realtà è che la solitudine da lockdown sta diventando una seria problematica sociale.

In Belgio hanno preso a cuore la tematica e hanno istituito la figura del knuffelcontact che tradotto letteralmente significa «compagno di coccole».

Il governo belga in questa seconda fase di lockdown ha deciso di creare questa figura. In Belgio il nuovo lockdown è partito il 2 novembre e dovrebbe finire il 13 dicembre.


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Così il premier Alexander De Croo, ha avuto il lampo di genio

“Il lockdown dovrebbe essere un confinamento, ma nel quadro alquanto liquido della realtà della vita attuale troppo spesso diventa isolamento. Per questo motivo è stata varata la figura del «compagno di coccole».

Questa figura è stata pensata proprio per alleviare la solitudine dei cittadini confinati. Ogni membro di una famiglia potrà averne uno, chi vive da solo invece potrà avere diritto di sceglierne due, purché non vengano ospitati contemporaneamente. I contatti fisici però sono disciplinati da regole ben precise stabilite dall’autorità. 

Compagno di coccole. Ecco le regole

Il governo belga, nel sito web ufficiale precisa che seppure «ogni membro della famiglia ha diritto a un compagno di coccole», le «famiglie possono invitarne uno alla volta», il che implica a quanto pare di mettersi d’accordo in casa per la turnazione:

«Quando il compagno di coccole è presente non si possono ricevere ulteriori visite».

Limitazioni anche per i single: «Oltre al compagno di coccole, si può invitare un’altra persona, ma non possono essere presenti contemporaneamente».


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Nel primo lockdown si erano ideate figure simili in altri Paesi dell’Europa nord-occidentale. In Olanda si era addirittura pensato di dare il consenso per i single ad un compagno di letto.

Nel Regno Unito, dopo la fase di maggiori restrizioni, era stata adottata la «support bubble», cioè la bolla di sostegno che l’autorità concedeva a quanti vivessero da soli di incontrare un’altra persona non convivente sotto lo stesso tetto. 

E in Italia?

Il governo italiano ha altri problemi a cui pensare, i posti letto in terapia intensiva che mancano, l’economia al collasso…

Ma la solitudine e la distanza sociale si sommano ai problemi economici e allo stato di sofferenza del sistema sanitario.

Sicuramente un compagno di coccole per alleviare la solitudine in vista di un nuovo lockdown generale potrebbe essere una dolce consolazione per le anime e i cuori solitari.

Magari Rocco Casalino potrebbe suggerire cose interessanti al nostro premier. Visto che lui di stare segregati in una casa ne sa qualcosa.

Come portavoce del premier non ci ha fatto entusiasmare il caro Rocco, ma magari come paladino delle solitudini del bel paese magari potrebbe farci sognare! #nosolitude


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