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Vacanze di Natale 2020. Fatto il DPCM, trovata la scappatoia.

L’ultimo DPCM di Conte ha infranto i sogni degli italiani, che aspettano ogni anno le feste natalizie per riunirsi con i parenti e fare festa. Il decreto infatti da’ deroga per due parenti o amici. Ma c’è da dire che, se letto attentamente, permette di aggirare le regole per le feste.

Inoltre, anche il Comitato Tecnico Scientifico adesso conferma che è possibile dormire a casa di chi ci ospita.

A parte la necessità dell’autocertificazione, esistono una serie di scappatoie o di modi di interpretare le regole che permettono alle famiglie di organizzarsi per le feste. Stavamo già iniziando a pensare a tutti i possibili escamotage per passare i giorni di festa con i nostri cari…Ma ora è il Comitato Tecnico Scientifico a certificarne la possibilità, dicendo sì ai pernottamenti degli ospiti. 

Autocertificazione e pernottamento. Il DPCM autorizza esplicitamente una serie di cose

Il pranzo di Natale, perché rientra nei limiti temporali del coprifuoco;

il pranzo del primo dell’anno, per lo stesso motivo.

Ma, e questa è la novità, non essendo esplicitamente vietati sono consentiti anche il Cenone di Natale e il Veglione di Capodanno con due ospiti più gli under 14 e i non autosufficienti. Sostanzialmente in tre modi: 

  • Si possono anticipare gli orari delle cene in modo da rispettare il coprifuoco.
  • Essendo consentito dal decreto legge 2 dicembre a qualsiasi ora il ritorno alla residenza, (e quindi anche durante il coprifuoco) si può farlo dopo aver cenato e brindato oltre mezzanotte.
  • Il terzo modo è quello che era stato ipotizzato nei giorni scorsi e che viene certificato oggi: basta rimanere a dormire la sera del 24 e quella del primo gennaio e tornare a casa quando sarà scaduta l’ora del coprifuoco. 

Potremo pernottare da chi ci invita per le feste

A certificare che anche questo terzo metodo è possibile è Fabio Ciciliano, 48 anni, dirigente medico della polizia e membro del Comitato Tecnico Scientifico. Ciciliano, in una serie di dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera dice:

Sì, ogni giorno si può effettuare soltanto una visita e si può rimanere anche a dormire. L’uscita per il ritorno a casa è consentita dalle 5 alle 22 tutti i giorni e il 1° gennaio 2021 dalle 7 alle 22“.

 “È stato necessario trovare un compromesso tra necessità di limitare la circolazione delle persone per evitare la diffusione del virus e l’esigenza di garantire comunque una minima socialità per le famiglie, soprattutto per consentire ai nonni di non rimanere soli durante il periodo natalizio“.

Come ha spiegato Conte durante la conferenza stampa il domicilio è inviolabile. E quindi le forze dell’ordine non possono entrare nelle case per controllare il numero di ospiti presenti a meno che non abbiano il fondato sospetto che stiano commettendo un reato.

Vacanze di Natale. Altre tacite deroghe

Infine, va segnalato che le coppie che hanno figli più grandi di 14 anni o ne hanno più di due potranno comunque portarli al pranzo, al cenone o al veglione semplicemente organizzandosi per spostarsi con due mezzi di trasporto. Così come è facilmente aggirabile anche la regola dello spostamento consentito per una e una sola visita: come si può verificare che io vada prima da qualcuno e poi da qualcun altro se durante il primo tragitto non sono stato fermato (e quindi non sono stato costretto a indicare l’indirizzo di destinazione)? 

Quindi, in attesa delle Faq di Palazzo Chigi che “interpreteranno” (ma non potranno certo modificare) il decreto, ci sono molti modi per aggirare le regole anche durante questa stretta natalizia. Ma ci sono una serie di raccomandazioni che è consigliato seguire durante il pranzo di Natale, il cenone e il Veglione di Capodanno. E noi ve le abbiamo già ricordate nel nostro articolo sul Bon Ton natalizio che vi consigliamo di leggere.

Per quanto riguarda i divieti, invece, i modi per aggirare le regole e le scappatoie sono talmente tanti che sarà davvero difficile sperare che nessuno lo faccia. 

Come si compila l’autocertificazione

Nell’autocertificazione, il firmatario deve dichiarare che il proprio spostamento è determinato da: 

  • esigenze di lavoro; 
  • motivi di salute; 
  • altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio;

Sarà inoltre necessario indicare nel modulo di autocertificazione: il proprio abituale domicilio, un contatto telefonico valido, di non essere sottoposti alla misura della quarantena ovvero di non essere risultato positivo al Covid-19 (fatti salvi gli spostamenti disposti dalle Autorità sanitarie), di essere “consapevole delle conseguenze penali previste in caso di dichiarazioni mendaci a pubblico ufficiale” regolate dall’articolo 495 del Codice di procedura penale.

Cosa rischia chi non è in regola?

In primo luogo una multa da 400 a mille euro, come previsto dal decreto. Quando ci si sposta da un’abitazione privata all’altra, essendo questa una deroga presente nelle norme, andrà motivata come uno degli “altri motivi ammessi dalle vigenti normative” a meno che il Viminale non predisponga un altro modulo autocertificazione con spazio apposito.

Quindi non ci resta che fare affidamento sul buonsenso di ognuno di noi. E magari su qualche Santo, bello potente, che non guata mai. Noi da Palermitani DOC ci affidiamo alla Santuzza e a Sant’Onofrio Piluso.

E buon DPM a tutti. perché di feste quest’anno ne vedremo davvero poche.


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A proposito dell'autore

Da 13 anni laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ha deciso di fermarsi nella sua terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ha fondato una sua agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. E’ appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ha un debole per le giuste cause e per i Mulini a vento. Il suo sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione. Da 13 anni sono laureata in comunicazione e tecnica pubblicitaria. Dopo aver fatto diverse esperienze all’estero, ho deciso di fermarmi nella mia terra siciliana, collezionando anni di esperienza nel campo degli eventi e dell’organizzazione congressuale. Da pochissimo ho fondato una mia agenzia di eventi e comunicazione, la Mapi. Sono appassionata di moda, cinema e spettacolo. Ho un debole per le giuste cause e per i mulini a vento. Il mio sogno? Coltivare e mantenere vivo l’entusiasmo per la vita e per ogni sua piccola forma e manifestazione.

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