Home

‘365 giorni Adesso’, il film erotico/mafioso di Netflix girato in Sicilia e pieno di stereotipi insopportabili

“Peggio di 365 giorni non c’è nulla”, ma i detrattori si potrebbero ricredere prendendo visione di ‘365 giorni: Adesso’. Netflix, dopo due anni dal grande successo pandemico, propone il seguito del film erotico e mafioso ‘365 giorni’. Una sorta di versione polacca di terza mano della saga di Cinquanta sfumature.

Il secondo capitolo, uscito il 27 aprile su Netflix, prende appunto il nome di ‘365 giorni: Adesso”. Protagonisti della pellicola Massimo, membro di una famiglia malavitosa siciliana (ma dai?), e Laura, interpretata dalla polacca Anna-Maria Sieklucka, che viene rapita dal boss per farla innamorare (Netflix deve avere una fissazione con la sindrome di Stoccolma).


Leggi anche: “Quella put**na”, è siciliana la ricercatrice che ha scoperchiato i concorsi truccati all’Università


‘365 giorni Adesso’, il film erotico/mafioso pieno di stereotipi insopportabili

Nel secondo capitolo della serie Laura e Massimo si ritrovano e si sposano, ma non mancano le difficoltà causate dalla famiglia di lui e da un uomo misterioso nella vita di lei. E in questo nuova pellicola sono presenti delle scene girate anche in Sicilia. Infatti il protagonista- interpretato dall’attore italiano Michele Morrone- è nato in una famiglia malavitosa dell’isola.

Le riprese italiane del thriller erotico polacco sono state infatti realizzate a Siracusa, Catania, e altre località isolane usate come sfondo tra una scena e l’altra. Così in questo nuovo capitolo non sono rimancate le critiche per questo stereotipo della Sicilia incarnato dal protagonista.

Un po’ come se l’isola fosse solo terra di mafia. Ma in questo caso oltre alle gare tra i clan mafiosi- che non si sa per quale assurdo motivo si spostano tra la Sicilia e la Polonia- si immischiano scene erotiche che sul web provocano più risate che eccitazione. Sarà replicato il successo del precedente capitolo?


Leggi anche:

Torna a Palermo il Primo MagGione: il programma della manifestazione


Condividi

Post correlati

A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”