L’Etna non cessa di fare rumore e di dare spettacolo. Da questa mattina, ore 8.39, si registra una forte pioggia di lapilli e cenere lavica sul versante est del vulcano (ovvero la zona di Zafferana Etnea e Santa Venerina). I lapilli hanno raggiunto anche il mare di Stazzo e Riposto. L’altezza dell’attività ha raggiunto i 300 metri. Due le bocche eruttive attualmente in attività.
Eruzione Etna, cessata la fontana di lava
Dalle 9.33 ora locale, l’Etna ha cessato di alimentare la fontana di lava del cratere sudest, mentre rimane in attività la colata lavica verso la Valle del Bove. Lo rende noto l’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).
Quello di stamattina è il settimo evento parossistico registrato dallo scorso 16 febbraio. Per quanto riguarda l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo una rapida fase di incremento fino a valori molto elevati, alle 9.20 è stato osservato un repentino decremento fino a valori medio-bassi. Ma l’ampiezza del tremore ha poi raggiunto valori elevati.
Le sorgenti risultano localizzate al di sotto del Cratere di Sud Est ad una profondità di circa 2.500 metri sopra il livello del mare. L’attività infrasonica è anch’essa elevata L’analisi dei dati clinometrici ha mostrato variazioni a tutte le stazioni in concomitanza all’episodio di fontana di lava, con valori massimi (circa 3 microradianti) registrati alla stazione di Cratere del Piano (Ecp).
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