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Nuovo DPCM. Divieto di lasciare il proprio comune a Natale e Capodanno

Non si potranno raggiungere le seconde case nel periodo delle festività natalizie. Lo prevede la bozza del decreto legge Covid attesa questa notte sul tavolo del Cdm. Per le festività sarà possibile tornare presso la propria abitazione fuori Regione ma non si potrà raggiungere la seconda casa ubicata in altra Regione. La regola vale per il 25 e il 26 dicembre e l’1 gennaio 2021.

“È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1 gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti”, si legge nella bozza. 

Il nuovo Dpcm di Natale: la validità delle norme

 Le misure previste dai Dpcm per fronteggiare l’emergenza Covid potranno durare fino a 50 giorni: cambia dunque il limite previsto finora che era pari a 30. Lo prevede il primo articolo del nuovo decreto legge, secondo quanto si legge in una bozza.

Il nuovo DPCM Covid, misure non legate ai colori

Il nuovo Dpcm sarà valido dal 21 dicembre al 6 gennaio e tutte le misure restrittive verranno adottate al di là delle fasce di rischio delle singole regioni. È quanto si legge nella bozza del dl all’esame del Cdm per fronteggiare l’emergenza Covid.

Il testo

1. All’articolo 1, comma 1, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, le parole «di durata non superiore a trenta giorni» sono sostituite dalle seguenti: «di durata non superiore a cinquanta giorni».

2. Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 e’ vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, e nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 e’ vietato altresi’ ogni spostamento tra comuni, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita’ ovvero per motivi di salute. E’ comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti.

3. Con riguardo all’intero territorio nazionale, nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all’articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020 possono altresi’ prevedere, anche indipendentemente dalla classificazione in livelli di rischio e di scenario, specifiche misure rientranti tra quelle previste dall’articolo 1, comma 2, dello stesso decreto-legge.

Le altre notizie sul Nuovo DPCM di Natale

Regioni chiuse

Stretta anche sugli spostamenti tra regioni. «Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 – si legge – è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione». Sarà consentito, quindi, tornare presso la propria abitazione fuori Regione, ma non ci si potrà spostare «verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1°gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune». Nello stesso periodo sarà inoltre possibile che vengano adottate misure ancor più restrittive su tutto il territorio, indipendentemente dalle fasce di rischio caratterizzate dai diversi colori.

Le informazioni sulla scuola

Il prossimo pacchetto di provvedimenti anti-Coronavirus, che dovrebbe regolare divieti e concessioni nel periodo dal 4 dicembre al 6 gennaio, riguarderà diversi ambiti. Tra questi c’è la scuola che da ormai un mese è tornata a distanza per alcune classi delle scuole medie nelle aree più a rischio e per tutte le superiori in ogni regione d’Italia.

Durante l’incontro col Forum degli Studenti e i coordinatori regionali delle Consulte studentesche, Azzolina ha parlato delle prospettive di rientro senza dare, però, troppe anticipazioni su quanto verrà deciso nelle prossime ore. «Fin dall’inizio abbiamo voluto dare un senso alle difficoltà che stiamo vivendo per trasformare la crisi in un’opportunità», ha detto riepilogando le misure adottate in estate in vista dell’autunno. «Abbiamo garantito investimenti strutturali che rimarranno nel patrimonio dei nostri istituti. E faremo in modo che la scuola abbia un ruolo importante nell’ambito del Recovery Fund».

+++IN AGGIORNAMENTO+++

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