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Oro Jacobs, la stampa estera non ci sta: “Sospetto doping”

Ci risiamo. L’Italia dimostra di saper vincere e di saperlo fare alla grande, mentre gli altri continuano a non sapere perdere. Dopo neanche 24 ore dal magnifico oro di Jacobs nei 100 metri, inglesi e americani lanciano una pesante accusa all’atleta azzurro.

Dobbiamo ancora svegliarci dal sogno che ci ha fatto vivere Marcel Jacobs, l’uomo più veloce al mondo, medaglia d’oro olimpica con il nuovo record europeo di 9,80 secondi. Una vittoria memorabile che ci ha reso tutti orgogliosi. L’oro di Jacobs ha però fatto storcere il naso a Matt Lawton, giornalista inglese del Times.

Jacobs e gli infondati sospetti doping

Il nuovo campione olimpico dei 100m, Marcell Jacobs, è sceso sotto i 10 secondi per la prima volta a maggio. È venuto qui e ha corso in 9.84 la semifinale e 9.80 la finale. Ah, bene…”: queste le parole al veleno di Lawton postate su Twitter. Il giornalista, già ben noto per i suoi articoli sull’istigazione al doping e traffico di testosterone, sospetta che la magnifica gara di Jacobs non sia stata limpida. L’eco delle parole Lawton non tarda a diffondersi, finendo per incontrare il sostegno degli americani. “Vittoria shock di Jacobs” titolano il Guardian e il Washington Post. “Dal nulla al tuono di Bolt”, scrive invece il Boston Globe. Tutti i titoli, però, non trovano alcun tipo di fondamento.

L’accusa infamante all’Eurovision

Siamo purtroppo già abituati ad accuse gravi ed infamanti lanciate senza alcun fondamento di base. A fine maggio, i Maneskin vincono l’Eurovision Song Contest davanti alla Francia e quasi immediatamente i media francesi lanciano una polemica surreale accusando il leader della band, Damiano, di aver sniffato cocaina. La triste vicenda si è conclusa con un test anti-droga ed una figuraccia per i francesi.


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Invidia britannica?

Potrebbe trattarsi semplicemente di invidia? D’altronde sappiamo già che gli inglesi non mandano giù facilmente le loro sconfitte, specialmente quella della finale degli Europei a Wembley. L’Italia batte l’Inghilterra ai rigori con merito e un pizzico di fortuna, che non guasta mai, e al momento della premiazione i giocatori inglesi rifiutano la medaglia d’argento. Come se non bastasse, poco dopo parte un’assurda petizione per chiedere di rigiocare il match a causa della mancata espulsione di Chiellini, o ancora quella in cui si richiede di non frequentare i locali italiani. Oltretutto, l’unico atleta britannico della finale vinta da Jacobs, Zharnel Hughes, è stato squalificato per falsa partenza. Che non siano proprio capaci di perdere?!

Le risposte dall’Italia

Non si sono fatte attendere le risposte dall’Italia. Recentissime le dichiarazioni di Giovanni Malagò, Presidente del CONI: “Le considerazioni di alcuni vostri colleghi sono veramente fonte di grande dispiacere e anche imbarazzo sotto tutti i punti di vista. Dispiace che qualcuno dimostri di non saper accettare la sconfitta”. Alle sue, si uniscono anche le parole di Paolo Camossi, allenatore di Marcell: “Parliamo di atleti che vengono sottoposti quotidianamente ai controlli antidoping e quando fanno un record tutto si raddoppia. Il numero dei test è impressionante. Per questo la mia è una difesa a spada tratta di Marcell”.

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A proposito dell'autore

Laureata in Giurisprudenza a Palermo con una tesi di diritto penale, non ho mai abbandonato la mia passione per la scrittura. Curiosa ed ambiziosa, cerco di rinnovarmi continuamente.