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Palermo, in scena lo spettacolo sul delitto degli “ziti” di Giarre: la storia

Duemillimetri è in scena a Palermo, ai Cantieri Culturali della Zisa, il 28-29-31 Ottobre 2021, a partire dalle ore 21.15. Lo spettacolo teatrale, prodotto da Palermo Pride, è incentrato sulla storia di Antonio e Agatino, i due ragazzi omosessuali di Giarre uccisi nell’ottobre del 1980. Una storia di amore, di coraggio e, purtroppo, di odio.

QUI per prenotare i biglietti.

Il delitto di Giarre: la storia di Antonio e Agatino

Il 31 ottobre del 1980 a Giarre, un paese in provincia di Catania, due giovani vennero trovati uccisi da un colpo di pistola ciascuno alla testa, l’uno accanto all’altro, quasi abbracciati. Sono i corpi di Giorgio Agatino Giammona, 25 anni, e Antonio Galatola, 15 anni, scomparsi da casa due settimane prima. In paese tutti conoscevano i due ragazzi, che proprio a Giarre venivano chiamati “i ziti” (i fidanzati). Il delitto rivelò subito la sua matrice omofoba.


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Le indagini

Le indagini portarono all’individuazione di un colpevole, Francesco Messina, all’epoca tredicenne e nipote di Antonio. Il giovane sostenne che a chiedergli di essere uccisi fossero state proprio le due vittime sotto minaccia di morte. Alle forza dell’ordine riferì, infatti, che sparò ai due ragazzi sono minaccia, altrimenti loro avrebbero sparato a lui. Qualche giorno dopo, il giovane Messina ritrattò, assumendosi la responsabilità del delitto. Ma la sua ricostruzione non convinse mai pienamente gli inquirenti. Si suppone che i due siano stati uccisi dal giovane su incarico delle loro famiglie, per ‘spazzare’ via la vergogna. Quel che è certo, è che Agatino e Antonio sono morti a causa del pregiudizio di una intera comunità.

Le influenze sociali e culturali

La vicenda scosse fortemente l’opinione pubblica, che dovette riconoscere l’esistenza di un problema di discriminazione contro gli omosessuali. Come immediata conseguenza, si costituì il primo collettivo del Fuori! di Catania. Un mese dopo, a Palermo, da un’idea di Marco Bisceglia, un sacerdote apertamente omosessuale, con la collaborazione di un giovane obiettore di coscienza, Nichi Vendola, e insieme ad altri militanti, venne fondato il primo nucleo di Arcigay, che da lì a poco si diffuse in tutta Italia, diventando la più importante associazione LGBT+ italiana.

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A proposito dell'autore

Laureata in Giurisprudenza a Palermo con una tesi di diritto penale, non ho mai abbandonato la mia passione per la scrittura. Curiosa ed ambiziosa, cerco di rinnovarmi continuamente.