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Sicilia, boom di matrimoni: la pandemia aumenta i “finché morte non ci separi”

Un’estate piena di matrimoni in Sicilia, tra quelli che finiscono con un tradimento a poche ore dalla cerimonia (successo qualche giorno fa) e quelli che iniziano con il tanto caloroso “finché morte non ci separi”. Il 2020 per il settore del wedding è stato tremendo. E siccome dal baratro ci si rialza sempre, il 2021 fa ben sperare.

Nell’anno precendente, ben il 90% dei matrimoni previsti sono stati rimandati a causa della pandemia da Covid-19. Con la ripartenza del settore cerimonie il 15 giugno, tanti sposi sono finalmente convolati a nozze. In questo modo quest’anno si sono sommati gli sposi che volevano il matrimonio nel 2020 e quelli che lo vogliono nel 2021.

Secondo quanto emerso dallo studio effettuato dall’O.N.F – Osservatorio Nazionale Federconsumatori – nel 2021, il costo totale di un matrimonio con 100 invitati può oscillare tra un minimo di 30.625 euro (-18% rispetto al 2019) ed un massimo di 70.266,50 euro (+10% rispetto al 2019). La pandemia difatti ha portato l’allargamento della forbice di spese inerenti al giorno del fatidico sì.


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Boom di matrimoni: la pandemia aumenta i “finché morte non ci separi”

Alcuni matrimoni hanno anche attestato il proliferarsi della variante Delta nell’isola. Gli ultimi in ordine di tempo a Gela e a Bolognetta, in provincia di Palermo. “Si è interpretato l’abbassamento delle percentuali di positivi al Covid-19 come una sorta di azzeramento della pandemia. E quindi c’è stato un via libera con banchetti e ricevimenti”, spiega Alessandro Caltagirone, direttore generale dell’Asp di Caltanissetta.

Ad aiutare le cerimonie dal contagio sarà presente il green pass dal 6 agosto. La certificazione servirà ad attestare che l’invitato è stato vaccinato, guarito dal Covid o che ha effettuato un tampone 48 ore prima dell’evento con esito negativo.

Rientrano dunque nelle spese previste per la cerimonia anche quelle relative al previo tampone di familiari ed amici che assisteranno all’evento. Saranno i promessi sposi a decidere se incaricarsi della spesa o delegare gli invitati. Se gli sposi dovessero decidere di sostenere il costo dei temponi essi stessi, l’onore finanziario (per un numero di invitati pari a 100) sarebbe di circa 2.000 € in più rispetto al costo complessivo dell’evento.


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A proposito dell'autore

Mi chiamo Morana Alessandro, classe 2000, palermitano. “non aver paura di sbagliare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”